AGI - Seduta nervosa per Wall Street, con l'attenzione degli investitori tutta rivolta ai rendimenti dei Treasury. Dopo essere saliti fino all'1,613% (la terza volta al di sopra dell'1,6% nell'ultimo anno) i tassi si sono mantenuti vicini ai livelli massimi: un indicatore-chiave, questo, che per gli osservatori aiuta a capire se il nuovo pacchetto di stimoli da 1.900 miliardi di dollari aiuterà la ripresa globale oppure se causerà una sorta di "surriscaldamento" della più grande economia del mondo e porterà ad un'inflazione incontrollata.
Nonostante i toni rassicuranti del segretario al Tesoro degli Stati Uniti Janet Yellen secondo cui il pacchetto di aiuti del presidente Joe Biden fornirà abbastanza risorse per alimentare una ripresa economica degli Stati Uniti, l'ipotesi di un rialzo eccessivo della curva dei prezzi preoccupa gli investitori. A farne le spese piu' di tutti e' stato il Nasdaq.
Gli investitori dei titoli tecnologici generalmente devono aspettare piu' tempo per recuperare i propri investimenti, perche' la loro scommessa e' sull'impatto delle tecnologie nel lungo periodo. Uno scenario poco attraente durante i periodi di inflazione, dove i soldi oggi potrebbero potrebbero valere piu' di quanto varranno domani.
La sensazione che con il nuovo pacchetto di stimoli, la ripresa americana sarà più forte e trascinerà anche quella globale ha invece messo il turbo alle piazze europee che hanno chiuso la seduta in forte rialzo. In particolare, Francoforte è volata oltre il 3%, a 3,31%, mentre Parigi e Londra hanno guadagnato rispettivamente il 2,08% e l'1,34%. Bene Milano con l'Ftse Mib a +3,12%.
Dopo aver aperto in territorio misto, la Borsa di New York ha così proseguito con un andamento incerto salvo poi chiudere con una forbice sempre più larga tra il Dow Jones e il Nasdaq.A fine seduta, il Dj avanza dello 0,97% dopo un nuovo record intraday a 32.148 punti, e il Nasdaq va giù del 2,41%. Lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,50%.