AGI - La rassicurazione dal arriva capo della task force europea per accelerare la produzione di vaccini: "Penso che entro l'estate tutti gli europei saranno vaccinati. E' una sfida enorme, eppure si è reagito con grande rapidità".
Thierry Breton, commissario europeo al Mercato, all'industria e al digitale, in conferenza stampa col ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, fa intravedere la luce in fondo al tunnel della pandemia. "Sono estremamente fiducioso sulla capacità dell'Europa di consegnare vaccini sempre piu' rapidamente".
Tanto rapida che, secondo i calcoli del commissario, il Vecchio continente sarà in grado di produrre "2-3 miliardi di dosi ogni anno, entro la fine dell'anno".
Fiducia condivisa dal titolare del Mise: "Ci sono elementi, in una situazione di grande preoccupazione e di emergenza, che danno speranza. L'industria italiana, di cui possiamo andare fieri, è in grado di dare in tutte le fasi il suo contributo" nella produzione dei vaccini. Certo, ha precisato, "molto dipende dal trasferimento tecnologico", da parte di quelle multinazionali che già hanno sviluppato e testato il siero.
"Ma è interesse comune, anche per le multinazionali, trovare queste forme di collaborazione tra Europa e Stati Uniti. Insieme produrremo circa 5 miliardi di dosi l'anno, sia per i due continenti che per il resto del mondo", ha aggiunto.
Breton ha rivendicato il ruolo dell'Europa nella lotta alla pandemia: "Sulla capacità produttiva di vaccini siamo il primo continente al mondo. Altri paesi non sono assolutamente al passo: la Russia non è in grado", di produrne cosi' tanti, "la Cina è ancora molto indietro". Per questo l'asse con Washington, che entro il 2021 sarà capace di produrre 2 miliardi di vaccini, è fondamentale. Ma, ha concluso il commissario, "nessun Paese sul piano dei vaccini puo' definirsi autonomo, tutti i Paesi sono interdipendenti tra loro".
Giorgetti: "Italia darà il suo contributo"
"L'industria italiana, di cui possiamo andare fieri, è in grado di dare in tutte le fasi il suo contribuito alla risposta europea per la produzione dei vaccini" ha detto Giorgetti.
"Credo che ci siano elementi, in una situazione di grande preoccupazione ed emergenza, che delineano un futuro per quanto riguarda l'offerta di vaccini e produzione su base italiana e europea che possano ispirare fiducia" ha aggiunto il ministro.