AGI - L'accelerazione da lockdown non sarà la norma, ma il mercato delle app continuerà a crescere anche quando l'emergenza sarà superata: la spesa globale raggiungerà i 270 miliardi di dollari nel 2025, con un incremento medio del 19,5% l'anno. Nell'arco di cinque anni, quindi, gli incassi saranno due volte e mezzo quelli attuali. Meno prorompente (ma comunque sostenuto) sarà l'aumento dei download: 230 miliardi (+10% medio). Lo afferma il rapporto Mobile Market Forecast di SensorTower.
App Store e Google Play
Simile è l'andamento per l'App Store di Apple (185 miliardi di dollari e +20,7%) e per Google Play (85 miliardi e +16,9%). La discrepanza tra le due piattaforme, una costante, muove da diversi fattori: gli utenti della Mela tendono ad avere una capacità di spesa più elevata; i dispositivi su cui gira Android (di gran lunga il sistema operativo più diffuso al mondo) si rivolgono anche a una fascia low-cost che Apple non copre; i servizi mobile di Google non guadagnano da un mercato enorme come la Cina.
La spesa in Italia e in Europa
L'Europa toccherà i 42 miliardi di dollari nel 2025, sfiorando un incremento del 23% annuo.
Nel 2020, solo quattro Paesi (Regno Unito, Germania, Francia e Russia) hanno superato il miliardo di incassi. Nel 2025 saranno 11. Tra i quali l'Italia, che si confermerà il quinto mercato del continente e, grazie a un ritmo di crescita più elevato, accorcerà la distanza con chi la precede: gli italiani spenderanno 2,3 miliardi di dollari, quasi il triplo rispetto al 2020. Molto più contenuto sarà l'aumento dei download (+6%). Nulla di sorprendente: il mercato è un percorso che va di pari passo con lo sviluppo digitale di un Paese. Inizia acquistando smartphone, continua scaricando un'app e prosegue spendendo. È quindi fisiologico che i Paesi più maturi si saturino prima ma generino maggiori incassi.
Il sorpasso asiatico
La crescita dell'Europa, afferma il rapporto, sarà maggiore rispetto a quella di Asia e Nord America. L'affermazione va però soppesata. Se il confronto con Canada e Usa è omogeneo, lo stesso non si può dire per l'Asia. La Cina, il principale mercato dell'area, entra nelle statistiche solo attraverso la spesa su App Store (visto che Google non ha accesso al Paese). Da qui al 2025 andrebbe quindi stimato l'impatto della piattaforma Huawei, che con un proprio app store e un proprio sistema operativo si sta proponendo come terza via tra iOS e Android.
Guardano alcuni dati del report, ci sono pochi dubbi sul fatto che il futuro sia a Est. Entro il 2025, la Cina, che oggi è al secondo posto, supererà gli Stati Uniti, diventando il Paese che genera più incassi sull'App Store. L'India resterà “dominante” nella classifica di Google Play, spingendo l'Asia oltre i 100 miliardi di download. E su Android, ci saranno quattro Stati asiatici (Giappone, Corea del Sud, Taiwan e Filippine) tra i dieci che spendono di più. La platea si sta trasformando in dollari. Ed è solo l'inizio.
Non solo videogiochi
SensorTower conferma l'effetto pandemia: nel 2020, gli utenti hanno speso il 30% in più rispetto all'anno precedente. Un'accelerazione per un settore che stava già galoppano (+21% nel 2019). La corsa al download dovrebbe rallentare. Ma, dopo un periodo di assestamento, il giro d'affari continuerà a lievitare grazie alle spinta delle nuove abitudini: app per la gestione del risparmio, mediche, per il fitness sono arrivate su milioni di smartphone. Hanno sofferto quelle di viaggio e navigazione, ma dovrebbero ripartire una volta attenuate le restrizioni.
In altre parole: l'ecosistema delle app è sempre più variegato e la gamma dei servizi sempre più vasta. Un dato racconta bene questa mutazione: nel 2025, la spesa in videogiochi (che oggi vale due terzi del mercato ed è, storicamente, il settore pigliatutto) verrà superata dagli incassi cumulati delle altre app. I giochi resteranno dominanti su Google Play (attraendo il 71% della spesa), ma su App Store la loro quota si assottiglierà al 42%, facendo spazio a foto, video, intrattenimento, musica, libri, social network. Tutto in uno smartphone.