AGI - Il 2020 è stato un anno importante per il Venture Capital in Italia: con 569 milioni di euro, risulta essere l’anno migliore dell’ultimo quinquennio in termini di finanziamenti complessivamente raccolti da startup e scaleup italiane da fondi di venture capital, nonostante l’emergenza pandemica in in corso (+55% rispetto al 2019).
Emerge dalla nuova analisi "EY Venture Capital Barometer" effettuata con la collaborazione di VC Hub, associazione dei fondi italiani.
Tra i primi 5 settori per valore di investimento: Fintech, Health e Life Science, Food and Beverage, Software & Digital services, Transportation and Delivery. Le 5 operazioni che nel corso del 2020 hanno raccolto i finanziamenti più consistenti: Satispay, Aidexa, Cortilia, Enthera Pharmaceuticals e Milkman.
Per quanto riguarda invece la distribuzione degli investimenti su base regionale, sul podio troviamo Lombardia (391 mln di euro raccolti), Piemonte (46,6 mln) e Lazio (29,3 mln), seguite da Veneto (29,2 mln) e Toscana (24,6 mln).
Commenta Marco Daviddi, Mediterranean Leader dell’area Strategy and Transactions di EY: “Il 2020 ha visto una buona crescita degli investimenti di Venture Capital. Dal 2016 ad oggi il tasso di crescita annuale medio è stato nell’ordine del 25%. I recenti interventi e strumenti a supporto dell’ecosistema di innovazione nel nostro Paese iniziano a mostrare i propri frutti, non tanto da un punto di vista di volumi investiti, quanto nel creare un’efficace infrastruttura materiale e immateriale a supporto della creazione di un’impresa innovativa".
"Questa - ha aggiunto - è la precondizione per poter essere competitivi anche verso i capitali internazionali, ancora scarsamente presenti in Italia in questo settore. Solo attirando tali capitali con idee imprenditoriali vincenti in un contesto organizzato ed efficace potremo recuperare la distanza che ora appare incolmabile con Francia, Germania, UK e Israele, favorendo anche la crescita sostenibile e nel lungo termine del nostro tessuto economico”.
Per Massimiliano Vercellotti, EMEIA EY Private Deputy and Assurance Leader, "ad un anno di distanza dall’avvio dell’emergenza Covid-19 nel nostro Paese, possiamo dire che l’ecosistema nazionale dell’innovazione ed in particolare delle startup abbia vinto la sfida più grande: restare competitivo in un nuovo scenario, segnato da grandi sconvolgimenti ma anche grandi opportunità.
In questo rinnovato contesto abbiamo assistito all’accelerazione di importanti fenomeni legati in primis alla rivoluzione digitale, dove l’asset tecnologico strategico per le giovani realtà imprenditoriali ha giocato un ruolo decisivo per attrarre nuovi capitali, anche e soprattutto esteri. Le priorità degli investitori si sono evolute concentrandosi verso quelle realtà che si sono dimostrate più mature e con il maggiore potenziale garantendo un passo avanti importante di tutto il nostro ecosistema italiano. Rilevante, in questi mesi, anche il supporto del Pubblico, mai così presente in passato, che ha garantito un’iniezione di risorse nel mercato con una visione strategica a sostegno di una crescita concreta e sostenibile”.