AGI - Visita dell'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares, oggi, agli stabilimenti torinesi di Mirafiori e Grugliasco.
Nel sito della Maserati di Grugliasco l'ad Tavares ha incontrato i rappresentanti sindacali interni di tutte le organizzazioni. "Durante l'incontro - riferisce la Fiom - sono stati confermati da Tavares gli impegni per l'Italia e per Torino. E’ stato un confronto franco - aggiunge il sindacato - in cui l'ad ha aperto anche un ragionamento sull'incidenza dei costi degli stabilimenti".
"È un fatto positivo - sottolinea il segretario della Fiom torinese Edi Lazzi - che Tavares abbia incontrato i rappresentanti dei lavoratori. I delegati della Fiom Cgil hanno fatto presente che l'attuale piano industriale non è sufficiente a saturare gli impianti torinesi e che servirebbero nuovi modelli e maggiori volumi produttivi in grado di garantire la cessazione degli ammortizzatori sociali".
"Faccio notare - osserva Edi Lazzi - che la cassa integrazione sta continuando e siamo entrati nel quattordicesimo anno consecutivo di utilizzo dello strumento. C'è bisogno di un cambio di rotta deciso rispetto al passato: Torino può ancora dare molto all'industria dell'auto perchè sono 120 anni che costruiamo automobili e siamo uno dei pochi luoghi al mondo in cui sono presenti tutte le competenze e le capacità dal design, alla progettazione, dall'ingegnerizzazione alla produzione con ancora un vasto indotto, seppur molto ridimensionato in questi anni proprio a causa della mancanza di volumi produttivi. Per il rilancio degli stabilimenti - conclude - servirebbe inoltre un ricambio generazionale con l'ingresso di giovani visto che l'età media a Mirafiori e Grugliasco è di 53 anni".
"La visita odierna di Tavares è un segnale positivo per gli stabilimenti torinesi di Stellantis, che ci auguriamo si traduca presto in nuovi modelli assegnati a Mirafiori e Agap Grugliasco" commenta il segretario generale Uilm Torino, Luigi Paone. "Siamo certi - aggiunge - che Tavares conosca l'elevata professionalità dei lavoratori torinesi. Auspichiamo l'assegnazione di nuovi modelli a Torino in grado di saturare gli impianti e, in prospettiva, creare nuova occupazione".