AGI - Danni drammatici al settore del turismo dalla proroga della chiusura degli impianti sciistici. L'allarme arriva da Confindustria Alberghi, la cui vicepresidente, Maria Carmela Colaiacovo, in una nota dichiara: "A 12 ore dall’apertura attesa da mesi, si blocca nuovamente il turismo della montagna. I danni sono drammatici, le aziende del settore si erano preparate alla riapertura, attesa da mesi e annunciata da diverse settimane, con acquisti e l’assunzione del personale".
E prosegue: "La marcia indietro dell’ultimo minuto con il blocco degli impianti prorogato al 5 marzo, nella pratica chiude con un nulla di fatto la stagione invernale 2020/21 che non ha mai potuto iniziare".
"La situazione era già drammatica - insiste Colaiacovo - ma il cambiamento intervenuto all’ultimo minuto, ha comportato per le aziende l’ennesimo grave danno per gli ulteriori costi sopportati in questi giorni per preparare la riapertura". Continua Colaiacovo: "Al ministro Garavaglia, cui rinnoviamo il nostro benvenuto, chiediamo subito un intervento veloce e sostanzioso per permettere alle aziende di sopravvivere a questo ennesimo colpo".
Tutto Il settore alberghiero, continua, "sta ancora attendendo un provvedimento con i ristori per le perdite gravissime subìte nelle settimane di Natale – disposti per altri comparti ma non per il nostro, nell’attesa di un provvedimento più organico che era stato annunciato – cui vanno ad aggiungersi gli ulteriori pesantissimi danni che si sono accumulati in questi mesi sul turismo della montagna", conclude la vicepresidente di Confindustria Alberghi.