AGI - "La realizzazione di tutte le iniziative nei tempi previsti richiederà un’adeguata ed efficiente governance del Piano". Lo ha sottolineato il presidente della Corte dei conti, Guido Carlino, nel corso dell'audizione sul Piano nazionale di ripresa e resilienza nelle Commissioni riunite Bilancio della Camera, e Bilancio e Politiche Ue del Senato.
Sul punto, ha osservato Carlino, "non vi sono al momento indicazioni chiare, ma sarà bene, ad avviso della Corte, che essa sia strutturata in modo tale da riconoscere, fermo restando le decisive responsabilità delle Amministrazioni coinvolte, i caratteri di straordinarietà del Pnrr promuovendo anche adeguate interconnessioni tra pubblica amministrazione e settore privato".
"Sarebbe sbagliato ritenere che la mancanza di un vincolo esterno (europeo) all’espansione del debito pubblico debba spingerci ad accrescerlo oltre i limiti fin qui prefigurati dai documenti programmatici. Rientrare dal 160 per cento del Pil, od oltre, come oggi è giustificato prevedere, sarà compito arduo", ha aggiunto.
"Nella scelta operata in tema di risorse da mobilitare per imprimere un impulso significativo alla ripresa del Paese, il Governo si è mosso opportunamente guardando, oltre che alle riforme da portare a compimento e ai progetti da avviare, anche alla necessità di tener conto delle esigenze di finanza pubblica", ha osservato Carlino.