AGI - A dicembre 2020, le immatricolazioni di nuovi veicoli commerciali nell'Unione europea sono diminuite del 4,2 per cento a 170.122 unità. Complessivamente nel 2020, il mercato dei veicoli commerciali dell'Ue è diminuito del 18,9%, raggiungendo 1,7 milioni di unità, secondo i dati Acea (European Automobile Manufacturers Association).
Le immatricolazioni a dicembre aumentano in Germania (+4,7 per cento) e Spagna (+2,3), mentre si contraggono i mercati italiano (-9,4) e francese (-2,1). Nonostante i risultati positivi di settembre e novembre, l'impatto dei blocchi per il Covid durante la prima metà dell'anno ha continuato a pesare sulla performance dell'intero anno.
Tutti i mercati dell'Ue hanno registrato cali a due cifre nel 2020, ad eccezione della Danimarca. Dei quattro mercati principali, la Spagna è stata la più colpita (-26,1 per cento), seguita da Francia (-16,9 per cento), Italia (-15,1) e Germania (-14,8). Il mese scorso la domanda di veicoli commerciali leggeri fino a 3,5 tonnellate, nell'Ue si è indebolita, in calo del 6,0 per cento rispetto a dicembre 2019.
Le prestazioni sono state contrastanti nei quattro grandi mercati. In Italia e Francia le immatricolazioni sono diminuite rispettivamente del 10,4 per cento e del 2,3 per cento, mentre Germania (+ 2,5 per cento) e Spagna (+ 1,6 per cento) hanno registrato incrementi modesti.
Guardando ai risultati dell'intero anno 2020, le immatricolazioni di nuovi furgoni nell'Unione Europea sono diminuite del 17,6 per cento, per un totale di 1,4 milioni di unità. La Spagna ha subito lo scorso anno il calo complessivo più netto (-26,5 per cento), mentre le perdite sono state più contenute in Francia (-16,1 per cento), Italia (-15,0 per cento) e Germania (-12,2 per cento).
Durante il mese di dicembre, sono stati immatricolati nell'UE 16.839 veicoli commerciali pesanti (16 tonnellate o oltre), con un aumento dell'11,8 per cento su base annua.
I mercati dell'Europa centrale hanno fornito un forte impulso a questa crescita. La Polonia, uno dei mercati leader, ha registrato un aumento del 48,4 per cento delle immatricolazioni di autocarri pesanti a dicembre 2020. Tra i maggiori mercati dell'Europa occidentale, anche la Germania ha dato un contributo significativo (+ 27,4 per cento), seguita dalla Spagna (+ 8,3 per cento) e dalla Francia (+2,6%).
Nonostante i risultati positivi negli ultimi due mesi dell'anno, il 2020 si è concluso negativamente per il segmento degli autocarri pesanti, con le immatricolazioni che sono crollate del 27,3% a 198.352 durante l'intero anno. Cali a doppia cifra sono stati registrati da tutti i mercati dell'UE nel 2020, con tre dei quattro mercati chiave che hanno registrato perdite superiori al 20 per cento: Germania (-26%), Francia (-25,8%) e Spagna (-22,1).
A dicembre 2020, la domanda di nuovi autocarri medi e pesanti (MHCV oltre le 3,5 tonnellate) ha registrato una solida crescita (+ 7,1 per cento), in gran parte guidata dalla performance positiva del segmento heavy duty. Per quanto riguarda i maggiori mercati UE, la Germania ha registrato la crescita in percentuale più elevata (+12,3 per cento), seguita da Spagna (+3,8) e Francia (+2,9) con incrementi più modesti.
Al contrario, le immatricolazioni MHCV sono diminuite in Italia (-1,8 per cento), anche se di poco. L'anno scorso sono stati immatricolati un totale di 247.499 nuove unità MHCV in tutta l'UE, con un calo del 25,7 per cento rispetto al 2019. Tra i principali mercati dell'Ue, Francia (-24,1), Germania (-24) e Spagna (-21,7%) hanno registrato forti perdite, mentre la contrazione è stata meno marcata in Italia (-14%).
Le immatricolazioni di dicembre di nuovi autobus e pullman nell'UE sono aumentate del 13,4 per cento rispetto allo stesso mese del 2019. A eccezione della Francia (-20,9 per cento), tutti i principali mercati dell'UE hanno dato un impulso significativo alla performance complessiva della regione: Italia (+13,4%), Germania (+22,1) e Spagna (+60,9) in particolare.
Complessivamente nel 2020, la domanda dell'Ue di autobus e pullman si è contratta del 20,3 per cento, contando 29.147 nuove immatricolazioni in totale. Spagna (-35,9 per cento), Italia (-24,9%) e Francia (-10,8) hanno chiuso l'anno in territorio negativo. La Germania è stato l'unico grande mercato che è riuscito a registrare una leggera crescita (+0,4%) lo scorso anno.