AGI - Le Borse europee ritrovano slancio dopo le perdite registrate nella giornata di lunedì 26 gennaio e chiudono positive il 27 gennaio nonostante i timori legati alla pandemia e all'impatto sull'economia.
A Londra l'indice Ftse 100 ha terminato gli scambi con un progresso dello 0,21% a 6.652,56 punti, a Francoforte il Dax ha guadagnato l'1,66% a 13.870,50 punti, a Parigi il Cac 40 e' salito dello 0,93% a 5.523,52 punti e a Madrid l'Ibex 35 ha messo a segno un +0,78% a 7.959,00 punti.
La crisi di governo non sembra aver turbato Piazza Affari e nel giorno delle dimissioni del premier Giuseppe Conte la Borsa ha archiviato la seduta con un buon rialzo del Ftse Mib (+1,15%) a quota 21.987 punti.
Gli operatori considerano tutto sommato improbabile il ricorso al voto anticipato, ritenuto di ostacolo a un rapido utilizzo del Recovery plan e dunque sono propensi a credere in una rapida soluzione del rebus per il varo di un nuovo esecutivo. Occhi puntati su Unicredit che ha piazzato un balzo del 4,45% in attesa della nomina di Andrea Orcel quale nuovo amministratore delegato al posto di Jean Pierre Mustier.
Mps, ormai associata alle vicende di piazza Gau Aulenti in vista di possibili nozze, ha archiviato la sessione con un cauto +0,19%. Tra gli altri finanziari, Intesa Sanpaolo +0,90%, Mediobanca +2,41%, Generali +0,97%. Tra gli industriali da segnalare le performance di Stellantis (+1,96%) e Pirelli (+3%).
In evidenza anche Saipem (+1,96%) sulla scia di un report di Goldman Sachs che ha alzato l'obiettivo prezzo da 2,4 a 2,8 euro per azione e confermato il 'buy' sul titolo. Positivi anche gli altri energetici a principale capitalizzazione come Eni (+2,10%) ed Enel +0,78%. Tim, infine, ha chiuso con un netto rialzo pari al 2,75%.
Anche lo spread sembra non aver risentito della crisi politica. Dopo un'apertura stabile a 123 punti il differenziale tra Btp e Bund tedeschi ha terminato in calo a 117 punti con il rendimento sceso allo 0,64%.
E anche se Fitch ha messo in guardia sui rischi della crisi di governo per le prospettive di crescita post pandemica nel nostro Paese sottolineando che la mancata attuazione di "una strategia credibile, compreso l'uso efficiente dei fondi per il recupero della pandemia della Next Generation Eu, ridurrebbe la probabilità di una stabilizzazione e riduzione del rapporto debito/Pil".
L'attenzione degli investitori finanziari si è concentrata su una serie di trimestrali positive a partire dal colosso svizzero Ubs che ha chiuso l'esercizio 2020 con un utile netto in crescita del 54% a 6,62 miliardi di dollari (5,44 miliardi di euro).
Ad alimentare l'ottimismo anche le indicazioni arrivate dal Fondo monetario internazionale che ha alzato le stime di crescita del Pil globale a +5,5% contro il 5,2% di tre mesi fa. E negli Stati Uniti la fiducia dei consumatori è risalita a gennaio. Sui mercati c'è attesa per la prima riunione della Federal Reserve dell'era Biden.
La banca centrale Usa ha avviato oggi la due giorni di politica monetaria, a una settimana dall'insediamento del nuovo presidente ed e' probabile che ribadisca che la sua posizione resterà molto accomodante. Biden ha previsto che i negoziati con i parlamentari repubblicani per il via libera al maxi-pacchetto di stimoli all'economia da 1,9 trilioni di dollari potrebbero durare altre due settimane.
Con l'intensificarsi della stagione degli trimestrali, i mercati dovrebbero avere un'indicazione delle prospettive per le aziende per il prossimo anno e dopo un 2020 di incertezze dovute alla pandemia. Wall Street dopo un avvio in rialzo, che ha visto gli indici toccare nuovi record sulla scia di una serie di trimestrali positive, procede ora debole e contrastata.
Il Dow Jones avanza poco sopra la parità mentre il Nasdaq e lo S&P virano in negativo e registrano rispettivamente una flessione dello 0,04% e dello 0,10%. Tra gli investitori prevalgono i timori per l'aumento dei contagi da Covid-19 e per la ripresa. C'è attesa per i conti di Microsoft (con un comunicato atteso dopo la chiusura di Borsa), mentre domani sara' la volta di Apple, Facebook e Tesla (sempre a Borsa chiusa).