AGI - L'economia della Germania nel 2020 si è contratta del 5% a causa della pandemia da Covid-19. E' quanto emerge dai dati preliminari dell'ufficio federale di statistica, che sono sostanzialmente in linea con l'atteso -5,1%.
Il dato è meno grave della contrazione record del 5,7% subita nel 2009 durante la crisi finanziaria globale.
"L'economia tedesca è entrata in una profonda recessione dopo un decennio di crescita", ha commentato l'istituto di statistica Destatis.
"Tuttavia, l'indicatore sta andando meglio delle previsioni del governo, che aveva previsto un calo del 5,5%", aggiunge.
A contenere il crollo del Pil ha sicuramente contribuito l'azione del governo di coalizione della cancelliera Angela Merkel, il quale dallo scorso marzo ha lanciato una serie di misure di salvataggio e di stimolo senza precedenti per aiutare le aziende e i consumatori a superare la pandemia.
Dai dati di Destatis ricaviamo che nel 2020 i consumi privati sono crollati del 6%, cosi' come gli investimenti. L'export e' sceso di quasi il 10%, mentre l'import e' diminuito dell'8,6%.
Cio' suggerisce che l'ampio surplus commerciale della Germania e il piu' ampio avanzo delle partite correnti, si sono entrambi ridotti a causa della pandemia. Gli unici dati positivi emersi oggi sono stati quelli della spesa pubblica, che hanno spinto al rialzo i consumi statali del 3,4%, e quelli dell'edilizia, con gli investimenti in costruzioni che sono aumentati dell'1,5%.
Secondo Destatis il settore pubblico, inclusi gli Stati federali, i comuni e i sistemi di protezione sociale, hanno registrato un deficit di bilancio di 158,2 miliardi di euro, pari al 4,8% del Pil, registrando un forte rosso della finanza pubblica a fronte del surplus di 52,5 miliardi di euro, pari all'1,5% del Pil, registrato nel 2019.