AGI - Wall Street ha chiuso in rialzo toccando nuovi record il giorno dopo l'assalto dei manifestanti pro Trump a Capitol Hill. Il Dow Jones è salito dello 0,69% a 31.041,13 punti, il Nasdaq del 2,56% a 13.067,48 punti, lo S&P 500 dell'1,48% a 3.803,79 punti. Il Nasdaq per la prima volta ha sfondato quota 13.000 punti mentre il Dow Jones in giornata è andato oltre i 31.100 punti. In serata hanno parlato il presidente eletto Joe Biden e la speaker della Camera Nancy Pelosi attaccando duramente Donald Trump per i fatti di ieri a Washington e minacciando un nuovo impeachment.
Gli investitori tuttavia sembrano ignorare le tensioni politiche e scommettono su ulteriori aiuti per il coronavirus con un Congresso degli Stati Uniti controllato dai Democratici. "Il mercato guarda oltre Trump e attende con impazienza la presidenza Biden, che dovrebbe dare più stimoli all'economia", ha affermato Dennis Dick, trader di Bright Trading LLC. "Un Congresso Democratico sarà ovviamente più attento alle piccole imprese e a Main Street" (l'economia reale contrapposta alla finanza, ndr), ha aggiunto.
E proprio i titoli legati all'economia sono volati così come quelli dei settori industriali si sono avvicinati ai massimi record sulla base delle aspettative di maggiori aiuti all'economia e più spese per le infrastrutture. "Il mercato si attende un pacchetto di stimoli fiscali più aggressivo", ha affermato Keith Buchanan, gestore presso GlobAlt. Le azioni bancarie, sensibili ai tassi, hanno guadagnato il 2,7%, grazie all'aumento dei rendimento titoli Usa a 10 anni (+1,074%), alla luce di un più probabile incremento della spesa pubblica.
L'indice tecnologico S&P 500, in crescita dell'1,48%, ha compensato le perdite di ieri, quando le azioni di alcune delle più grandi società tecnologiche avevano perso per timori di una maggiore regolamentazione. I cosiddetti titoli Faang (Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google/Alphabet) hanno guidato il rally di Wall Street dai minimi pandemici, guadagnando il 2,54%.
Secondo il presidente della Federal Reserve di Philadelphia, Patrick Harker gli Stati Uniti torneranno alla "vita normale" nella seconda metà dell'anno. Questo perché l'economia è ancora colpita dalla pandemia di coronavirus e la crescita potrebbe rallentare nel primo trimestre, forse diventando addirittura negativa. Ma a partire da giugno, ci potrebbe essere la svolta.
Gli investitori intanto guardano con attenzione ai dati sull'occupazione di dicembre, previsti per domani. Oggi invece sono state rese note le nuove domande per i sussidi di disoccupazione Usa, che si sono attestate a 787.000 unità, come una settimana fa e meglio delle previsioni degli analisti che si aspettavano un aumento a 800.000 unità.
Le richieste restano sotto le 800.000 unità, un livello ancora molto elevato, sebbene nettamente al di sotto sotto del top di 6,867 milioni toccato a marzo. Per quanto riguarda i conti pubblici, da segnalare l'aumento del deficit commerciale salito a 68,1 miliardi di dollari a dicembre dai 63 miliardi di novembre e sopra gli attesi 67,3 miliardi.
Infine c'è un sorpasso importante nella classifica dei super ricchi. Elon Musk è diventato l'uomo più ricco al mondo, con un patrimonio dal valore netto di oltre 185 miliardi di dollari. Il nuovo rialzo di Tesla (+ 4,5% in apertura delle contrattazioni a Wall Street, +7,94% in chiusura) ha spinto Musk a superare nella classifica Jeff Bezos, che ha saldamente tenuto il gradino piu' alto del podio dal 2017 e che attualmente ha un patrimonio di 184 miliardi di dollari.