AGI - "Sinceramente chiedo scusa a tutti e in particolare alle famiglie toccate dal dramma del Covid, per la frase che ho pronunciato ieri nel corso del Forum Made For Italy. Ho sbagliato nei contenuti e nei modi. Parlavo della vita aziendale e delle prospettive del lavoro e invece, preso dalla discussione, ho fatto un'affermazione sbagliata, che non raffigura il mio pensiero ne' tantomeno quello dell'Associazione che rappresento".
Così il presidente di Confindustria Macerata, Domenico Guzzini, in merito alla dichiarazione rilasciata ieri nell'ambito di un convegno sulla moda, riconosce di aver sbagliato completamente la propria comunicazione.
"Sono molto addolorato per la mia dichiarazione che, quando ho riascoltato, ho realizzato quanto fosse grave e distante da ciò che penso, cioè che il bene più importante della vita di ognuno di noi siano la salute e la famiglia", aggiunge. Guzzini ieri aveva affermato: "Penso che le persone sono un po' stanche di questa situazione e vorrebbero alla fine venirne fuori, anche se qualcuno morirà pazienza, ma così secondo me diventa una situazione impossibile per tutti". Frase pronunciata durante un convegno online dal titolo 'Made for Italy per la Moda', organizzato dall'associazione degli industriali maceratesi, alla quale hanno partecipato anche il presidente della regione Marche, Francesco Acquaroli, e il neo sindaco di Macerata, Sandro Parcaroli.
Frse che sta suscitando polemiche e reazioni anche molto dure sui social, era riferita all'impatto della pandemia sull'economia regionale e, in particolare, sui settori della moda e del turismo. Guzzini se l'è presa anche con i provvedimenti del governo e, "in modo particolare del nostro premier, che ha praticamente bloccato tutti i ristoranti e gli hotel".
"Come sapete ci aspetta un Natale molto magro, perché stanno pensando addirittura di restringere ulteriormente - ha detto ancora l'imprenditore lunedì - e questo significa andare a bloccare anche un retail che si stava rialzando per la seconda volta da una crisi e lo stanno nuovamente mettendo in ginocchio".