AGI - Con il blocco dei trasferimenti tra le Regioni e le feste passate nei Comuni di residenza, mancheranno alle sole strutture turistico-ricettive altri 10,3 milioni di turisti – 3,9 stranieri e 6,4 Italiani – che avrebbero speso non meno di 8,5 miliardi. Lo rivelano i dati raccolti da Confturismo Confcommercio con Swg.
La propensione a viaggiare, spiega l’indagine, è ridotta al minimo storico e progetti di vacanza rinviati praticamente a estate 2021: il valore dell’indicatore – sempre misurato su scala 0-100 – scende di altri 5 punti rispetto a ottobre e si attesta a 39, il peggior risultato di sempre, ben 31 punti in meno rispetto a novembre 2019.
Per l’88% degli intervistati già la seconda ondata della pandemia un “freno” a programmare vacanze, con la conseguenza che 7 Italiani su 10 dichiaravano, già a fine novembre, che non avrebbero fatto viaggi, certamente almeno fino alla fine di gennaio, ponendo termine alle aspettative di una seppure minima ripresa.
Oggi - spiega Confturismo - fanno ancora più temere le valutazioni di prospettiva e di contesto che gli intervistati esprimono. Salgono al 44% - dal 37% che erano nella rilevazione di ottobre – coloro che attenderanno a partire dalla loro residenza anche quando l’emergenza sarà finita, e si riducono parallelamente di 6 punti percentuali – dal 45% al 39% - quelli che invece desiderano concedersi una vacanza non appena fuori dal rischio Covid.