AGI - Chiusura ai massimi di sempre per Wall Street. È record storico per il Dow Jones Industrial Average, che supera per la prima volta i 30.000 punti grazie alle buone notizie sullo sviluppo di un vaccino anti-Covid e a quelle sull'avvio della transizione presidenziale Usa tra l'amministrazione Trump e l'eletto Joe Biden. Al termine delle contrattazioni, il Dow Jones guadagna l'1,54% a 30.045,84 punti, lo S&P 500 l'1,61% a 3.635,20 punti e il Nasdaq sale dell'1,31% a 12.036,78 punti.
Il Dow Jones ha impiegato meno di 4 anni per salire da 20.000 a 30.000 punti, molto meno dei quasi due decenni che servirono per spingere l'indice da 10.000 a 20.000. Per il passaggio da 29.000 a 30.000 sono serviti invece circa 10 mesi. Impressionante anche il 'viaggio' del Nasdaq che aveva sorpassato quota 10.000 per la prima volta soltanto a giugno.
Per quanto riguarda l'indice S&P 500, il recupero arriva al 65% rispetto al minimo da oltre tre anni cui era precipitato a marzo, in pieno lockdown. A spingere il Dow è prima di tutto la speranza che l'arrivo dei nuovi vaccini contro il cornavirus possa mettere fine alla crisi e rilanciare l'economia piu' rapidamente del previsto. A incidere positivamente è anche il rasserenamento del clima politico dopo l'avvio della transizione fra l'amministrazione Trump e quella del presidente eletto John Biden, il cui successo è stato certificato oggi anche dalla Pennsylvania dopo il via libera, ieri, del Michigan.
Wall Street accoglie con favore anche la possibile nomina di Janet Yellen a segretaria al Tesoro. L'ex presidente della Fed è giudicata una 'colomba' in tema di politica fiscale e il mercato si attende che con lei alla guida della politica di bilancio sia piu' facile l'arrivo di nuovi aiuti all'economia. "Yellen è vista come una scelta molto credibile per guidare l'economia Usa alle prese con la peggiore crisi dalla Grande Depressione", osserva Stifel in una nota.
Le azioni value - quelle cioè legate alla performance dell'economia - hanno continuato a raccogliere guadagni, mentre gli investitori scommettono su un rapido lancio del vaccino, accelerando cosi' la ripresa economica. Titoli finanziari, industriali ed energia hanno aperto la strada a un più ampio rally del mercato, con gli energetici in rialzo di oltre il 4% grazie all'aumento dei prezzi del petrolio, che in chiusura al Nymex supera la soglia dei 45 dollari al barile per la prima volta dal 6 marzo (45,1).
Gli industriali, nel frattempo, sono stati spinti al rialzo da un rally in corso delle compagnie aeree, con American Airlines Group e United Airlines in rialzo di oltre il 9%. Sullo sfondo, i dati macroeconomici contrastanti che lanciano ulteriori allarmi sulle difficoltà che sta vivendo il consumatore statunitense, spina dorsale dell'economia, ma che non mettono in discussione il rally alla Borsa di New York.
L'indice di fiducia dei consumatori è sceso a 96,1 a novembre dai 106,2 di ottobre (dato rivisto al rialzo), al di sotto delle attese degli analisti che si aspettavano una lettura a 98 punti. L'attività immobiliare, tuttavia, continua a rafforzarsi poiché i prezzi delle case sono aumentati al ritmo più rapido degli ultimi sei anni. Anche il settore tech ha spinto il mercato al rialzo poiché i cosiddetti 'Fab 5' si sono ripresi dalla debolezza di ieri: in chiusura Apple guadagna l'1,16%, Amazon.com lo 0,63%, Facebook il 3,16%, Alphabet il 2,10% e Microsoft sale dell'1,78%.