AGI - Continuare con le misure di sostegno all'economia anche nel 2021 per far fronte alla violenta crisi economica scatenata dalla pandemia di Covid-19, ma tornare a "posizioni prudenti" non appena le condizioni epidemiologiche ed economiche lo consentiranno.
È questo l'appello della Commissione europea ai paesi dell'eurozona, nell'ambito del pacchetto di autunno dell'esecutivo Ue. L'aavvenimento è rivolto soprattutto ai Paesi osservati speciali a causa dell'alto debito pubblico in rapporto al Pil: Italia, Francia, Spagna, Belgio, Grecia e Portogallo.
Il pacchetto presentato oggi - precisa la Commissione - si basa sulle previsioni economiche dell'autunno 2020 secondo le quali lo shock economico causato dalla pandemia di coronavirus lascerà la produzione nell'Ue al di sotto dei livelli pre-pandemici fino al 2022.
Quanto ai documenti programmatici di bilancio 2021 presentati dai Paesi - vista la sospensione delle regole del Patto di stabilità - la Commissione si limita a valutare se le misure previste per l'anno siano temporanee e, in caso negativo, se siano previste misure di compensazione. "Alcune misure stabilite nei documenti programmatici di bilancio di Francia, Italia, Lituania e Slovacchia non sembrano essere temporanee o compensate da misure di compensazione",precisa l'esecutivo Ue.
Per quanto riguarda l'Italia in particolare, Bruxelles ritiene che il documento programmatico di bilancio dell'Italia "sia nel complesso in linea con la raccomandazione adottata dal Consiglio il 20 luglio 2020: la maggior parte delle misure stabilite nel documento programmatico di bilancio dell'Italia sostengono l'attivita' economica in un contesto di notevole incertezza".
Tuttavia, continua Bruxelles, "alcune misure non sembrano essere temporanee" o coperte " da misure di compensazione". "Dato il livello del debito pubblico italiano e le elevate sfide di sostenibilità a medio termine prima dello scoppio della pandemia COVID-19, è importante che l'Italia assicuri che, quando adotta misure di bilancio di sostegno, venga preservata la sostenibilita' fiscale a medio termine", ribadisce la Commissione.
L'Italia è invitata a "rivedere regolarmente l'efficacia e l'adeguatezza delle misure di sostegno e ad essere pronta ad adattarle, se necessario, alle mutevoli circostanze". L'esecutivo Ue "sta valutando le ripercussioni sul bilancio nel medio e lungo termine" di una serie di misure italiane "che riguardano contributi previdenziali particolari, la creazione di crediti d'imposta e risorse allocate a ministeri e altri servizi pubblici o alle regioni" che messe assieme valgono "per un totale dell'1% del Pil", ha precisato il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis.
Non si tratta comunque di una bocciatura delle misure dell'Italia, precisa il commissario Ue, Paolo Gentiloni, perché in questa fase Bruxelles non richiede ai paesi dell'eurozona di mettere mano a correzioni. "Il messaggio della Commissione non riguarda il contenuto di queste misure che possono essere pienamente giustificate, ma riguarda il loro impatto sulla finanza pubblica a medio e lungo termine", ha aggiunto. In questa fase - ha garantito Gentiloni - non stiamo valutando obiettivi quantitativi da rispettare".
Per uscire dalla crisi comunque, ripete Gentiloni, è necessario adottare rapidamente il Recovery Fund. "La maggior parte delle misure incluse nei bilanci 2021 dei paesi dell'area dell'euro sostengono giustamente l'attività economica. Ma una ripresa forte ed equilibrata dipende da una rapida entrata in vigore di Next Generation UE", dice l'ex premier. Un rapido via libera al Recovery "e' cruciale" per "ricostruire la fiducia, rilanciare gli investimenti e portare avanti riforme per preservare il nostro pianeta, costruire società più eque e realizzare con successo la digitalizzazione. Quindi chiedo ai governi della Ue di mostrare un forte senso di responsabilità nei confronti dei propri cittadini e di tutti gli europei in questo momento cruciale".