AGI - Primo confronto in diretta streaming tra il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Il premier ha accolto l'invito ad aprire la tre giorni organizzata dal sindacato di Corso Italia 'Futura: lavoro, ambiente, innovazione' e a dialogare con il leader sindacale sui temi del lavoro e delle prospettive del Paese, in vista del tavolo con Cgil, Cisl e Uil che il governo ha convocato per lunedì sulla legge di Bilancio.
Molti i punti di incontro: condivisa la necessità di un impegno forte per l'occupazione ("Dobbiamo creare nuove opportunità di lavoro, non solo salvaguardare quello che c'è", ha detto il premier), di procedere nella riforma del fisco, nella riorganizzazione degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive, di rivedere e migliorare i protocolli della sicurezza. Entrambi hanno sottolineato l'opportunità del blocco dei licenziamenti fino a marzo: un impegno corale - ha osservato Conte - una cintura di protezione per tutti.
Conte e Landini hanno entrambi riconosciuto che occorre una riflessione sul ruolo dello Stato nell'economia: secondo il premier è giusto che ci si confronti con il Parlamento, con il contributo delle forze sociali, per muoversi secondo una direzione strategica.
Secondo Landini, lo Stato non deve sostituirsi alle imprese, ma deve fare delle scelte, indicare priorità e operare un coordinamento.
Per il sindacalista i soldi non vanno più dati a pioggia ma, anche in vista delle risorse europee, occorre mettere delle condizionalità e definire le priorità degli investimenti. "Bisogna avere una visione strategica - ha risposto Conte - non ci sarà una distribuzione a pioggia". "Stiamo lavorando ai progetti concretamente. Ci sarà un tavolo con le parti sociali e con le categorie sul 'Recovery plan'", ha assicurato il premier.
E proprio questo è il messaggio più importante per Landini, che ha insistito durante tutto il suo intervento sulla necessità di "impostare un confronto tra governo e mondo del lavoro prima di prendere le decisioni, in modo da progettare insieme il futuro del Paese". Il modello da seguire è quello attuato con i protocolli sulla sicurezza, quando governo e parti sociali hanno discusso prima di prendere decisioni: "Abbiamo gestito l'emergenza, ora dobbiamo progettare assieme il cambiamento". Conte ha da parte sua confermato che da lunedì comincia "il confronto serrato con le parti sociali a partire dal sindacato".
Il presidente del Consiglio si è detto anche d'accordo sull'opportunità di aggiornare lo Statuto dei Lavoratori, come richiesto dal sindacato che punta ad estendere diritti e tutele e a combattere il lavoro precario: ma il premier ha rilanciato, proponendo di lavorare con le parti sociali anche ad uno Statuto dell'impresa, che deve avere chiari diritti e possibilità, certezza dei tempi e semplificazione. Landini, da parte sua, ha sostenuto che va rimessa al centro la responsabilità sociale di fare impresa.
Anche sul tema dello smart working, i due protagonisti del confronto hanno trovato punti in comune: Conte ha posto l'accento sul rischio di nuove diseguaglianze e Landini sulla necessità di tutele uguali per tutti.
Infine, sulla sanità Conte ha espresso la consapevolezza che bisogna rafforzare la medicina territoriale e Landini ha sostenuto l'importanza di potenziare le risorse destinate alla sanità pubblica.