La ripresa a 'V' ci sarà, e sarà la 'V' di ‘vaccino’. È la previsione di Goldman Sachs nel suo ultimo report sull’economia globale. Il quadro nel breve periodo resta a tinte fosche, con previsioni anche peggiori rispetto alle precedenti a causa della seconda ondata della pandemia da Covid-19 che sta colpendo l'Occidente. Ma tutto cambierà a partire dalla prossima primavera, quando timori, incertezze e debolezze dell’economia globale lasceranno il posto a una “crescita molto vigorosa" appena si avrà la "disponibilità di un vaccino”. E ciò potrebbe accadere "già a partire dal secondo trimestre".
Per la fine del 2020 le previsioni restano negative, nessun paese occidentale escluso. Ma dopo "il lungo inverno dell'economia" la banca d'affari prevede una crescita vigorosa e generalizzata nei prossimi due anni. In dettaglio, negli Stati Uniti quest’anno si dovrebbe registrare un calo del Pil pari a 3,5%, mentre il prossimo si dovrebbe registrare un rimbalzo del 5,3%, nel 2022 del 3,8%.
Inoltre, con l’elezione di Joe Biden alla Casa Bianca, Goldman Sachs si attende un “pacchetto di stimoli da mille miliardi di dollari", che probabilmente sarà promulgato prima del 20 gennaio. Questo dovrebbe bastare come un piccolo impulso positivo alla crescita degli Stati Uniti nei prossimi trimestri”, si legge nel report.
Più pesante il bilancio 2020 per il Pil europeo, che Goldman Sachs stima in calo del 7,2%. Ma anche nel Vecchio continente si prevede un rimbalzo a 'V' il prossimo anno grazie al vaccino per il Covid-19: +5,3% nel 2021 e +4,3% nel 2022. In dettaglio, i Pil dei paesi europei nel 2020, 2021 e 2022 saranno rispettivamente: Germania (- 5,8% +3,7%, +4,2%); Francia (-9,2%, +7,0%, +4,7); Italia (-8,7%, +6,0%, +3,6%); Spagna (-11,6, +7,1%, +6,4).
La ripresa in Europa, per la banca statunitense, comincerà già a partire dal secondo trimestre del 2021. Secondo le previsioni, sarà la Germania il Paese europeo che riuscirà ad uscire meglio dalla crisi causata dal Covid-19, grazie in parte alla “rapida reazione del governo alla seconda ondata dalla pandemia”, in parte alle peculiarità del tessuto produttivo tedesco, più legato alle dinamiche globali dell'economia.
Positivo anche il giudizio sull’Italia, che secondo Goldman Sachs beneficerà ampiamente dagli strumenti previsti dal Recovery Fund riuscendo a rimarginare le ferite causate dalla pandemia molto prima degli altri paesi mediterranei, in particolare della Spagna.
Tornando alle previsioni dei prodotti interni lordi dei principali paesi, un quadro simile a quello europeo, per Goldman Sachs, ci sarà nel Regno Unito (-10,5% nel 2020, +6,1% nel 2021, +7,3% nel 2022). Meno accentuati invece i crolli e i recuperi in Giappone (-5,3%, +3,3%, +2%) e in Russia (-4%, +5%, +3%).
Caso a sé resta la Cina, che tornerà a crescere già da questo 2020 (+2%) per recuperare ancora nel 2021 (+7,5%) e nel 2022 (+5,7%). Un'eccezione rispetto al resto del mondo perché la produzione è già tornata a livelli pre-pandemici supportata da una politica fiscale molto espansiva.
Ma politiche espansive, stimoli e investimenti pubblici fanno solo da sfondo al reale motivo che porta gli analisti di Goldman Sachs a disegnare un quadro sul medio-lungo termine più positivo: la concreta possibilità che il mondo si doti presto di un vaccino al Covid-19. Sarà questo ad accendere il motore della ripresa, e ciò potrebbe accadere già nei primi mesi del 2021.