AGI - I sindacati sono pronti a forme di mobilitazione fino allo sciopero generale se il governo non prolungherà il blocco dei licenziamenti. L'obiettivo è continuare il dialogo, ma senza risposte concrete sarà inevitabile lo scontro. Immediata la risposta del presidente di Confindustria Carlo Bonomi che invita l'esecutivo a non cedere ai "ricatti" della piazza e dei sindacati.
"Lo dico senza alcuna minaccia - afferma il leader della Cgil Maurizio Landini - se venerdì si arriva a una soluzione bene, se l'idea è che da febbraio si ricomincia a licenziare noi siamo pronti a valutare tutte le iniziative necessarie, fino allo sciopero generale". Domani alle 17 ci sarà infatti un nuovo incontro con l'esecutivo in cui si discuterà di questo tema. La volontà, aggiunge Landini, è comunque di trovare una soluzione e dare risposte al Paese.
Sulla stessa linea il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri. Sul blocco dei licenziamenti "siamo disponibili a fare un ulteriore confronto ma se non dovesse arrivare una risposta precisa siamo pronti con una mobilitazione a tutti i livelli fino allo sciopero generale. Per noi viene prima la vita e la tutela del lavoro, chi fa scelte diverse si deve assumere la responsabilità di uno scontro sociale in questo Paese", afferma. "Finché c'è la disponibilità della Cassa integrazione - spiega - deve essere vietato il licenziamento. Se c'è la copertura economica per dare ammortizzatori sociali le aziende non devono licenziare. Ci sembra una posizione ideologica, non riusciamo a capire perché il governo non valuta il blocco dei licenziamenti".
Più cauta la posizione della segretaria generale della Cisl Annamaria Furlan: "Uno scontro e una non intesa su un tema così delicato è l'ultima cosa di cui il Paese ha bisogno: lavoreremo per costruire questa intesa", afferma. "L'incontro di ieri tra i sindacati e il governo non si è concluso - argomenta - tanto che domani, dopo che Presidente del consiglio avrà ascoltato le associazioni datoriali, ci rincontreremo per vedere se troviamo una sintesi e la dobbiamo assolutamente trovare". Furlan ha sottolineato che "stiamo vivendo un momento eccezionale: 25 mila contagiati al giorno è una cifra che fa tremare i polsi, ed anche altri paesi europei stanno prendendo misure importanti. Credo che il governo abbia fatto bene a prendere le scelte che ha fatto".
Confindustria evidenzia che "non si può andare avanti con contrapposizioni". Bonomi, durante il suo intervento all'assemblea 2020 di Confindustria Romagna, sottolinea che quando si afferma "o si fa questo o scendiamo in piazza non è un atteggiamento comprensibile in questo Paese. "Non ci rendiamo conto - si è interrogato Bonomi- di cosa è successo nei giorni scorsi con le piazze che sono state gestite da frange oltranziste? Il Governo - si chiede il leader degli industriali - accetterà un ricatto di questo tipo?".