AGI - Più che il Natale "dobbiamo salvare scuola, futuro dei giovani, lavoro, salute, economia e sviluppo". A dirlo il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo all'assemblea di Assoindustria Altoadige. "Questi sono i beni che dobbiamo salvare, ma lo possiamo fare solo se staremo uniti. Per farlo serve fiducia nel progetto e serve la condivisione: possiamo avere idee diverse, confrontiamoci e una soluzione la troveremo come all'inizio della pandemia", ha concluso.
Il governo in queste settimane "non ha ascoltato nessuno" e ha usato "un metodo sbagliato" ha continuato Bonomi. "Ci sono stati tre Dpcm in 12 giorni e il governo non ha ascoltato nessuno: ne' noi, ne' i sindacati, nessuno. Si prendono decisioni non condivise in momenti difficili, quando si dovrebbe stringersi assieme", ha spiegato, rimarcando che il Paese ha bisogno di "scelte coraggiose".
"Prendo l'ultimo Dpcm: sono 21 pagine, più gli allegati, poi ci sono le regole delle Regioni... Non credo che questo sia un modello in cui i cittadini si sentono coinvolti nelle decisioni".
La priorità per il governo di fronte alla pandemia deve essere fare interventi "semplici ed efficaci" ma soprattutto "ricostruire la fiducia dei cittadini" ha spiegato il presidente di Confindustria. "Chiediamo un cambio di passo, che è necessario anche sul fronte della fiducia. Se noi non ricreiamo nei cittadini quel senso di fiducia, partendo dal basso, possiamo fare tutti i provvedimenti che vogliamo ma questi non avranno effetto", ha aggiunto.
"Tutti i soldi che abbiamo messo in campo non si sono trasformati in domanda interna e consumi, ma sono diventati risparmio. E' un segno evidentemente del fatto che i cittadini non si fidano delle istituzioni e dei loro provvedimenti", ha concluso.