AGI - “Non ci siamo”. In un’intervista al Corriere della Sera Luca Cordero di Montezemolo, già presidente della Ferrari, imprenditore, dice che “oggi emerge un Paese bloccato, che vive alla giornata, senza una visione. Vedo bonus, sussidi, aiuti, troppi annunci che restano tali, ma nessuna strategia di politica economica”. Secondo il presidente di Ntv, la società che gestisce i treni di Italo, “il Covid ha scoperchiato forti fragilità che avevamo già prima. Abbiamo perso troppo tempo con Stati generali, task force, commissari vari”, ma – aggiunge – “il Covid è l’emergenza assoluta, ma non vorrei che diventi anche il paravento per non affrontare di petto con urgenza problemi economico sociali del Paese”. “So che è difficile, ma mi sarei aspettato interventi molto più drastici e meno confusi per i cittadini. Cosa si può fare o no, non è per niente chiaro” sottolinea Montezemolo.
All’intervistatore che gli fa notare che per i treni sono stati stanziati 1,2 miliardi, Montezemolo ribatte: “Solo annunci, a maggio, il decreto rilancio prevedeva la creazione di un fondo di circa 1,2 miliardi a sostegno delle imprese di trasporti a mercato, cioè alta velocità e servizio merci, da distribuire in 15 anni. Il governo ha disatteso impegni presi, siamo a novembre e non è arrivato nulla. A questo punto se non arrivano i fondi promessi in tempi brevissimi, Italo sarà costretto a fermarsi. E sarebbe una grande sconfitta per il Paese, non solo per noi”. E sui sussidi osserva: “Sono d’accordo se questi sussidi fossero già nelle tasche degli italiani, cosa che non è, e questo è molto grave, basta vedere cosa succede con molti piccoli imprenditori di ogni settore che sono costretti a chiudere. Inoltre dico che bisogna guardare anche al domani, non solo all’emergenza”.
Quindi tornando al Covid, Montezemolo dice: “Si conosceva il grande rischio di una ripresa della pandemia ad ottobre, e in questi mesi c’è stato un colpevole ritardo: assurda la libertà su movide, discoteche e assembramenti; non si è potenziato il servizio sanitario nazionale e locale, di cui in queste ore vediamo le conseguenze, non si è rafforzato il trasporto locale, e i treni disponibili di Italo oggi potrebbero essere utili proprio per rafforzare la sicurezza, la qualità e ridurre l’affollamento dei regionali. E poi, sono ancora pochi tamponi e mascherine, poche le forniture alle scuole, ecc. Ecco, trovo ipocrita dare la colpa solo alla popolazione dopo averla incensata per il senso civico”.