AGI. - Whirlpool cesserà la produzione allo stabilimento di Napoli il 31 ottobre.
L'ad di Whirlpool Emea, Luigi La Morgia, ha confermato quanto annunciato un anno fa, spiegando, nel corso dell'incontro al Mise, che la decisione è dovuta al drastico crollo nella domanda globale per Omnia, il modello di lavatrici di alta gamma che viene prodotto nel sito campano.
La posizione dell'azienda ha fortemente deluso i ministri Provenzano e Patuanelli, che porteranno la questione all'attenzione del Consiglio dei ministri di questa sera.
Il ministro per il Sud ha bollato la decisione come "grave e inaccettabile", capace di creare un vulnus per il Paese e di minare la credibilità dell'intero piano industriale di Whirlpool in Italia.
Il ministro per lo Sviluppo economico ha sostenuto che c'erano le condizioni per la continuità produttiva, stante l'impegno del Governo e delle istituzioni locali a trovare ogni strumento per far rimanere la multinazionale a Napoli.
La sottosegretaria Alessandra Todde ha ricordato che sono stati messi in campo strumenti unici, arrivando ad offrire un pacchetto da oltre 100 milioni alla multinazionale tra taglio del costo del lavoro, fondo perduto, fondo per le crisi d’impresa, fiscalità di vantaggio e prestiti garantiti. Un pacchetto "estremamente vantaggioso" che pero' non e' stato accettato. L'atteggiamento dell'azienda, afferma Todde, è assolutamente scorretto e lo Stato non può piu' sottostare "ai desiderata e alle pretese della multinazionale".
Patuanelli e Provenzano promettono impegno massimo per la piena occupazione per i lavoratori di Napoli con delle prospettive importanti e "non per un futuro di sussistenza".
I sindacati invece accusano l'esecutivo: la più critica è la Uilm, secondo cui il Governo non è stato in grado di trovare una soluzione, il suo atteggiamento nei confronti dei lavoratori è "offensivo" e la vertenza rischia di diventare "la vergogna italiana, di minare la credibilità del Governo e di tutto il Paese".
La Fiom avverte che i lavoratori risponderanno con lo scontro sociale e annuncia che gli scioperi, che oggi hanno fermato tutti gli stabilimenti del gruppo, proseguiranno.
La Fim sostiene che la vicenda mette in discussione l'affidabilità degli accordi che si firmano in sede ministeriale, invoca l'intervento in tempi brevi del presidente del Consiglio Conte e chiede che il tavolo rimanga aperto con incontri anche settimanali.
Il mantenimento del confronto è stato garantito dalla sottosegretaria Todde: "Da oggi verrà convocato un tavolo permanente su Whirlpool in cui parteciperanno tutti le parti. Questo tavolo operativo si pone come obiettivo quello di discutere con tutti gli attori, visto che relazioni industriali con l’azienda si sono deteriorate nel tempo".
Ma da parte sua Whirlpool ricorda che in Italia ha già investito oltre 500 milioni di euro tra il 2015 e il 2018, e conferma l'impegno a proseguire gli investimenti per 250 milioni, rimanendo la Penisola un polo strategico sia dal punto di vista industriale che commerciale.