AGI - Una caduta del Pil quest’anno al 9%, un punto sotto il -8% stimato ad aprile ma non a doppia cifra, con un rimbalzo atteso intorno al 6% l’anno prossimo, grazie alla spinta della prima tranche di aiuti del Recovery fund.
E’ il quadro di finanza pubblica su cui sta lavorando il governo in vista della Nota di aggiornamento al Def, attesa in Consiglio dei ministri a metà della prossima settimana, anche se non è escluso uno slittamento. Un banco di prova per l’esecutivo che dovrà definire, anche sulla base della trattativa con Bruxelles, gli obiettivi di crescita da perseguire con la dote di risorse europee in arrivo.
I numeri non sono ancora definitivi e saranno oggetto di confronto politico nei prossimi giorni. Il governo resta prudente sulle prospettive dell’economia su cui pesano molte incognite ma fiducioso che l’andamento del Pil sia migliore del previsto. Pertanto la contrazione prevista per l’anno in corso, seppur rivista al ribasso (dal -8 al -9%), sarà migliore rispetto alle stime della maggior parte delle grandi istituzioni internazionali: Fitch (-10%) Ocse (-10,5%) Commissione Ue (-11,2%) Fmi (-12,8%).