AGI - Un caduta del Pil del 9%, un punto sotto il -8% stimato ad aprile ma non a doppia cifra, e un rimbalzo il prossimo anno del 6% grazie alla spinta delle risorse del Recovery fund.
E’ questo, secondo quanto si apprende, lo scenario di base su cui sta lavorando il governo in vista della Nadef (Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza), attesa in Consiglio dei ministri la prossima settimana, tra martedì e mercoledì (ma non è escluso un ulteriore slittamento).
I numeri finali saranno oggetto di confronto politico e saranno limati nei prossimi giorni, spiegano fonti di governo.
Il deficit, stimato ad aprile al 10,4% ma arrivato all’11,9% con l‘ulteriore scostamento di 25 miliardi del decreto agosto, dovrebbe quindi attestarsi ben oltre il 12%, considerando anche la revisione del Pil, per poi scendere il prossimo anno intorno al 7% grazie al rimbalzo, ma meno di quanto previsto ad aprile (5,7%).
Quanto al debito, schizzato ormai verso la quota record del 160% (era indicato al 155,7% ad aprile) dovrebbe arretrare intorno al 155%-156 l’anno prossimo per poi calare ulteriormente nel biennio successivo.