ArcelorMittal Italia accelera sulla bonifica del sito siderurgico di Taranto. La società ha incaricato Eni Rewind, società ambientale di Eni, per l'assistenza nella progettazione degli interventi di bonifica dell'area ex Ilva a Taranto. "Il contratto - si legge in una nota - contempla anche l'assistenza specialistica nell'iter autorizzativo finalizzato all'approvazione da parte degli enti preposti del progetto di messa in sicurezza operativa dello stabilimento ArcelorMittal Italia a Taranto.
Nell'ambito delle indagini ambientali, già avviate da ArcelorMittal, sono previste ulteriori caratterizzazioni dei suoli, sui quali si estendono gli impianti, attraverso modelli concettuali 3D e idrogeologici. L'obiettivo è quello di raccogliere ulteriori informazioni per l'aggiornamento delle messe in sicurezza già attive e per la progettazione della messa in sicurezza operativa dell'area, minimizzando gli impatti sull'operatività del siderurgico".
ArcelorMittal Italia afferma che con le indagini ambientali "saranno condotte ulteriori analisi sui suoli in tutta l'area operativa del sito di Taranto". Obiettivo, sottolinea il gruppo siderurgico, è "progettare ulteriori interventi di bonifica del suolo e delle falde acquifere dello stabilimento siderurgico di Taranto". Nella sua nota, ArcelorMittal spiega che saranno completati "i dati e le informazioni finora raccolti al fine di sviluppare modelli concettuali 3D e idrogeologici di flusso".
Inoltre, si procederà con l'"aggiornare le messe in sicurezza già attive e definire la messa in sicurezza operativa dell'intera area, in modo compatibile con la continuità delle attività del siderurgico".
La bonifica dell'area del siderurgico insieme alla modernizzazione degli impianti e all'innovazione del ciclo produttivo è una delle grandi questioni aperte per l'ex Ilva. Dal Governo ai sindacati per finire agli enti locali, tutti, in questi anni, hanno dichiarato che il rilancio industriale della fabbrica deve procedere di pari passo con la sua messa in sicurezza ambientale. Fronte, quest'ultimo, sul quale si sono accumulati ritardi. Accanto agli interventi su suolo e falde acquifere, occorrera' pero' intervenire anche sulla produzione dell'acciaio, rendendola piu' sostenibile.
L'obiettivo dichiarato è la decarbonizzazione per avere un'acciaieria green e il Governo intende candidare questo progetto tra le priorita' del Recovery Fund. Decarbonizzazione che potrebbe partire col gas al posto del coke per poi estendersi ai forni elettrici in attesa che giungano a livello di maturazione le ricerche e gli studi sull'idrogeno, che, secondo il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, per ora non è ancora un percorso industrialmente fattibile.