AGI - Cresce l'inflazione ad agosto, ma meno dello scorso anno. Lo rileva l'Istat, che conferma la stima preliminare. Nel mese di agosto, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra dunque un aumento dello 0,3% su base mensile e una diminuzione dello 0,5% su base annua (da -0,4% del mese precedente).
Il commento dell'Istat
Osserva l'istituto: "Agosto registra il consueto aumento congiunturale dei prezzi al consumo dovuto a fattori stagionali legati alle vacanze estive che, quest’anno, si sovrappone alla riapertura di gran parte delle attività della filiera turistica. Ciononostante, per alcuni comparti dei servizi legati ai trasporti, la crescita dei prezzi su base mensile è inferiore a quella dello scorso anno, determinando una maggiore flessione tendenziale che si riflette su quella dell’indice generale. L’inflazione negativa, più ampia di un decimo di punto rispetto a luglio (non era così da aprile 2016), si conferma quindi per il quarto mese consecutivo".
Il carrello della spesa e i numeri
I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona - il cosiddetto 'carrello della spesa' - rallentano da +1,2% a +0,9%, mentre quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto accentuano di poco la loro flessione da -0,1% a -0,2%.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (Ipca) diminuisce dell’1,3% su base mensile e dello 0,5% su base annua (da +0,8% di luglio), confermando la stima preliminare. È l’avvio ad agosto in quasi tutte le regioni dei saldi estivi di Abbigliamento e calzature (di cui il Nic non tiene conto) a produrre sia il marcato calo congiunturale sia l’inversione di tendenza dell’Ipca, che si allinea così all’indice Nic.
I prezzi di abbigliamento e calzature registrano una vistosa diminuzione congiunturale (-18,6%) molto più ampia di quella di agosto 2019 quando fu pari a -6,6% (i saldi erano iniziati a luglio) e quindi un forte rallentamento tendenziale che si riflette sull’andamento dell’indice generale. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e una diminuzione dello 0,7% su base annua.