AGI - Mediaset ha chiuso il primo semestre con una perdita di 18,9 milioni di euro contro l’utile di 102,7 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi sono ammontati a 1,166 miliardi di euro, in calo rispetto agli 1,482 miliardi dei primi 6 mesi del 2019. "Dopo i primi due mesi di esercizio caratterizzati da un andamento nettamente positivo, i mesi successivi hanno accusato il forte rallentamento della raccolta pubblicitaria sia in Italia che in Spagna a seguito delle misure restrittive di lockdown, misure progressivamente allentate solo a partire dalla seconda parte del mese di maggio in Italia e dal 21 giugno in Spagna", commenta una nota del gruppo.
I costi operativi complessivi del periodo sono scesi a 1,134 miliardi rispetto agli 1,29 miliardi del primo semestre 2019 (-12,1%). L’ebit del gruppo è stato positivo per 31,7 milioni, in calo rispetto ai 191,6 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. L’indebitamento finanziario netto consolidato al 30 giugno era pari a 1,197 miliardi, in calo rispetto agli 1,348 miliardi segnati al 31 dicembre scorso. Il free cash flow è cresciuto a 212,1 milioni di euro rispetto ai 189 milioni dei primi sei mesi 2019.
L'andamento degli ascolti
Per quanto riguarda gli ascolti, il gruppo Mediaset nei primi sei mesi 2020 ha “confermato la netta leadership” sul target commerciale sia in Italia sia in Spagna in tutte le fasce orarie. In Italia, Mediaset ha ottenuto il 34,5% di share nelle 24 ore e il 36,5% in Prime Time sul target commerciale registrando una sensibile crescita d’ascolto rispetto al 2019 con una performance superiore a quella di tutte le altre aziende concorrenti.
Da segnalare in particolare il primo posto di Canale 5 ed il terzo posto di Italia 1 in tutte le fasce orarie sul target 15-64 anni. In Spagna, le reti Mediaset España sono leader con una share del 29,6% nelle 24 ore sul target commerciale. Telecinco è prima rete spagnola con il 14,6% di share nelle 24 ore sul target Individui.
La ripresa degli spot
Mediaset fornisce una previsione sul resto dell’anno premettendo che “nel periodo luglio-agosto l’andamento dei ricavi pubblicitari del gruppo ha proseguito il trend di miglioramento, riflettendo la progressiva normalizzazione del mercato e della situazione economica generale successiva alla fase di lockdown”.
A settembre invece, prosegue la nota della società, in concomitanza con l’avvio della nuova stagione televisiva, in Italia le prime evidenze sull’andamento della raccolta pubblicitaria sono positive ma il contesto generale di mercato rimane ancora estremamente fragile e caratterizzato da una visibilità a breve e medio termine estremamente limitata. Pertanto, qualora nelle prossime settimane le condizioni dell’emergenza sanitaria non richiedessero ulteriori misure restrittive e si verificasse l’atteso consolidamento della situazione economica generale, i risultati economici del gruppo nel secondo semestre dovrebbero gradualmente migliorare rispetto a quelli dei primi sei mesi dell’esercizio.