AGI - L'economia circolare può avere impatti positivi su Pil, occupazione, investimenti, produttività del lavoro e svariati benefici ambientali. È quanto emerge dallo studio 'Circular Europe. Come gestire con successo la transizione da un mondo lineare a uno circolare', realizzato da fondazione Enel e The European House - Ambrosetti in collaborazione con Enel e Enel X, presentato oggi al tradizionale forum di Cernobbio.
"Puntare allo sviluppo di un'economia circolare rappresenta una straordinaria opportunita' per rendere l'Europa più competitiva, modernizzandone l'economia, rivitalizzando l'industria e creando al contempo occupazione attraverso una crescita sostenibile e duratura", sottolinea l'ad di Enel Francesco Starace. Che pero' avverte: "L'Italia si sta muovendo molto lentamente nella dinamica circolare e potrebbe essere superata da altri paesi per questo invito i nostri politici a porre attenzione ai temi della circolarità".
Lo studio mostra che, ad oggi, l'Unione europea presenta risultati eterogenei in termini di transizione verso questo nuovo paradigma: Italia e Spagna dimostrano un livello di sviluppo medio-alto, mentre la Romania si colloca agli ultimi posti della classifica. Per misurare la performance nel corso del tempo, il Circular Economy Scoreboard è stato analizzato lungo un arco temporale di 5 anni. La Romania ha mostrato un miglioramento elevato nel corso dell'ultimo quinquennio, la Spagna un progresso intermedio mentre l'Italia si è mossa più lentamente nella transizione verso un modello circolare.