AGI - Prende sempre più consistenza il progetto di FiberCop, il veicolo di nuova costituzione destinato ad essere il perno su cui costruire la rete unica in fibra in Italia. La maggioranza di governo all’unanimità ha dato il via libera all’intero progetto messo in piedi da Tim e Cdp, al quale si associa anche Tiscali. In vista del cda del 31 agosto, la principale compagnia telefonica del Paese ha siglato con Tiscali un memorandum of understanding per una collaborazione che all’inizio sarà solo di natura commerciale per verificare solo successivamente la possibilità per la società sarda di entrare nell’azionariato di Fibercorp “attraverso il conferimento di apposito ramo d’azienda, secondo modalità da concordarsi”.
Nel veicolo in cui Tim farà confluire la propria rete secondaria, il primo mattone sarà apportato dal fondo statunitense Kkr che con un investimento di 1,8 miliardi di euro acquisterà il 37,5% di FiberCop. Contestualmente Fastweb farà confluire in questa newco la sua partecipazione nella joint venture Flashfiber ottenendo in cambio una quota del 4,5% di FiberCop. Il tutto sarà accompagnato dal memorandum of uderstanding che sarà siglato entro il 31 agosto tra il gruppo guidato da Luigi Gubitosi e la Cdp per stabilire l’ingresso di quest’ultima nel veicolo e spianare così la strada al più ampio progetto per la costituzione di una società per la rete unica in Italia.
Cdp apporterebbe il suo 50% di Open Fiber facendo così diluire gli altri soci, mentre Tim vi farebbe confluire anche la rete primaria in modo da riuscire a conservare la maggioranza (il 50,1%) della nuova FiberCop. La garanzia di “terzietà” nella gestione della società sarà affidata a una governance condivisa, con la rappresentanza nel cda di tutti gli azionisti. La carica di Ad di FiberCop sarà indicata dalla compagnia telefonica, con la presidenza (con ampie deleghe) che invece verrà ‘assegnata’ alla Cdp, previo il gradimento dell’altro azionista rilevante. Uno schema di massima – messo a punto per rassicurare le Authority sul tema della concorrenza - apprezzato anche dai sindacati (da sempre allergici a qualsiasi ipotesi di scorporo o spezzatino della rete Tim) e, pur con i distinguo del caso, dalla politica.
Oggi, su convocazione del presidente del consiglio Conte, si è svolto a Palazzo Chigi un vertice di maggioranza che ha dato, il via libera unanime al percorso individuato fra Cdp e Tim. L'Amministratore delegato di Cdp, Fabrizio Palermo, è stato invitato all’incontro e alla presenza del premier, dei ministri Gualtieri, Patuanelli, Pisano, Bonafede, Franceschini e Speranza, oltre ad Andrea Orlando e Luigi Marattin, ha illustrato i contenuti della trattativa.
Al termine dell’incontro, Patuanelli ha affermato che "il dialogo tra Tim e Cdp è il primo passo di un percorso verso una società delle reti e delle tecnologie a governance pubblica”, un percorso “che dovrà essere oggetto di monitoraggio costante da parte del governo affinchè si raggiunga l'obiettivo finale: colmare il gap infrastrutturale del nostro Paese e garantire a cittadini e imprese l'accesso ai servizi digitali". Il mercato ancora una volta, dopo il +5% messo a segno dal titolo Telecom nella seduta di mercoledì, ha promosso l’intera operazione con le azioni della compagnia telefonica che hanno archiviato la sessione con un +3,42% a 0,4017 euro.