AGI - Leonardo Del Vecchio, primo azionista singolo di Mediobanca tramite la sua Delfin, potrà salire sopra il 10% dell'istituto di Piazzetta Cuccia. Secondo quanto viene riferito, infatti, è arrivato il via libera di Francoforte alla richiesta dell'imprenditore di poter superare la soglia del 10% per arrivare, potenzialmente, fino al 20%.
Dopo la luce verde arrivata dall'Eurotower, che dovrebbe essere ufficializzata nelle prossime ore, l'attesa è che Delfin si rafforzi in tempi rapidi nell'azionariato di Mediobanca, salendo, in una prima fase, attorno al 13-14%. La holding di Del Vecchio, tuttavia, non dovrebbe presentare liste in vista del rinnovo del consiglio d'amministrazione, che sarà rinnovato il prossimo autunno. La mossa dell'imprenditore viene spiegata con la volonta' di diversificare gli investimenti, ora concentrati su EssilorLuxottica (occhialeria) e Covivio (immobiliare), aumentando il peso della componente finanziaria, che vede una quota di spicco di Generali. Dall'altro la mossa, sottolineano alcune fonti, "non e' ostile" e vuole anche contribuire, specialmente in un momento di incertezza della pandemia da coronavirus, a una stabilizzazione del mondo finanziario italiano in un momento in cui Mediobanca e' 'orfana' del patto di sindacato che fino agli anni scorsi di fatto blindava il controllo dell'istituto.
Piazzetta Cuccia ha in pancia il 13% circa di Generali, di cui e' il primo socio, davanti a un gruppo di imprenditori (Caltagirone, lo stesso Del Vecchio, la famiglia Benetton, i De Agostini) che pesa per oltre il 15% nel capitale del Leone. In Mediobanca, invece, il secondo socio e' Mediolanum, con il 3,3%, seguito nuovamente dai Benetton, col 2,1% e da Fininvest, col 2%; complessivamente l'ex patto di sindacato, che ora e' un accordo di consultazione, vale circa il 12,6%.