AGI - Con Wall Street tornata su livelli record, per la prima volta nella storia degli Usa una società vale 2mila miliardi di dollari. A rompere la barriera psicologia è stata Apple, due anni e qualche giorno dopo essere diventata la prima a superare i 1000 miliardi di capitalizzazione: in sostanza l'azienda 'vale' quasi quanto il Pil dell'Italia nel 2019. Il traguardo era già stato toccato da Saudi Aramco, la compagnia petrolifera statale dell'Arabia Saudita.
Nell'ultimo anno il titolo è salito del 120%
Il gruppo di Cupertino sembra non conoscere crisi: nelle ultime 52 settimane il titolo è avanzato di poco meno del 120%, e il suo ad Tim Cook è entrato nei giorni scorsi nel club degli amministratori delegati con un patrimonio da oltre 1 miliardo di dollari. Il confronto con gli altri big della tecnologia statunitense segna un distacco importante per Apple.
Se a cavallo fra il 2018 e il 2019 molti analisti vedevano il modello di business di Apple in crisi, a inizio di quest'anno c'era chi vedeva il traguardo toccato oggi raggiungibile. Fra questi uno de primi è stato Dan Ives di Wedbush che, quando il gruppo valeva circa 1400 miliardi e prima della pandemia da Coronavirus, ha detto che la società avrebbe potuto rompere anche questo record. L'analista, però, come orizzonte temporale indicava la fine del 2021, non certo la seconda metà del 2020, senza considerare appunto lo 'stravolgimento' che il Covid ha portato nell'economia mondiale.
Vale più di Google e Facebook assieme
Dopo che lo scorso anno a contendersi la posizione di azienda quotata che vale di più al mondo c'erano anche Microsoft e Amazon, che in alcune occasione sono passate al primo posto, ora il distacco si fa importante: il gruppo fondato da Bill Gates e quello in mano a Jeff Bezos, l'uomo più ricco del globo, valgono circa 1600 miliardi ciascuno. Decisamente più sotto c'è Alphabet, la holding che controlla Google, la cui capitalizzazione è 'appena' di 1050 miliardi di dollari circa. Scendendo ancora nella classifica si trova Facebook, con un valore di mercato di poco più di 760 miliardi di dollari.
Le cinque grandi aziende della tecnologia statunitense a fine luglio valevano circa il 25% dello S&P 500 che proprio ieri ha ritoccato il proprio record assoluto rispetto al 12% di quattro anni prima. Il loro peso, tuttavia, ha destato diverse preoccupazioni. Il mese scorso Cook e gli ad di Amazon, Facebook e Alphabet (che a luglio hanno riportato risultati trimestrali sopra le attese) sono stati convocati al congresso per affrontare il tema della loro posizione dominante. A festeggiare, intanto, sono gli azionisti del gruppo: fra di loro spicca la Berkshire Hathaway di Warren Buffett, che ha a bilancio oltre 245 milioni di azioni, che ora valgono circa 115 miliardi.