Continua ad allungarsi la lista di compagnie che, sull'onda della mobilitazione di Black Lives Matter (e in vista delle elezioni presidenziali), stanno ritirando le loro campagne pubblicitarie da Facebook e dalla sua controllata Instagram, accusando la compagnia di non fare abbastanza per contrastare l'odio online. A un elenco dove figurano pesi massimi come Unilever e Honda, si sono appena aggiunte Adidas e Rebook, scrive Cnbc. Hewlett-Packard, in un comunicato, ha poi fatto sapere che sospenderà la pubblicità su Facebook ed è in procinto di "rivedere" la propria strategia sui social media. Reuters riporta infine che Ford è in procinto di fermare gli spot per tutto luglio.
La notizia più clamorosa riguarda però Microsoft, che ha sospeso la sua pubblicità su Facebook e Instagram negli Stati Uniti a maggio e recentemente ha esteso il provvedimento a livello globale. È quanto scrive in esclusiva Axios che cita una chat interna del gruppo. Tuttavia, a differenza dei molti inserzionisti che hanno recentemente aderito alla campagna di boicottaggio di Facebook, Microsoft è preoccupata per dove vengono mostrati i suoi annunci, non per le politiche di Facebook. Il risultato - scrive Axios - è comunque che un altro grande inserzionista in questo momento non sta rimpinguando le casse della piattaforma social.