Da parte del socio di maggioranza di Atlantia, la holding Edizione della famiglia Benetton, c'è piena condivisione sulle scelte del gruppo relative al proseguimento delle trattative con il governo anche dopo il 30 giugno. A dirlo all'AGI è Gianni Mion, presidente di Edizione. Dopo il cda della holding sui conti del 2019 il manager ha spiegato che "condividiamo questa scelta in maniera assoluta" e ha precisato che non c'è una scadenza formale per le discussioni in corso col governo. "C'è la necessità di fare gli investimenti, quella è la vera scadenza. E c'è anche la necessità di rifinanziare la società", ha aggiunto Mion.
Ieri sera Atlantia, in una nota, ha comunicato che la controllata Aspi "ribadisce la volontà di perseguire la definizione concordata dei procedimenti in corso" con il Ministero delle infrastrutture "anche dopo il 30 giugno". Mion, tornato alla presidenza di Edizione lo scorso anno, con un mandato annuale, si è soffermato anche sui risultati 2019 della holding, che ha visto un utile in calo e sulle prospettive.
"Il tessile e Autogrill saranno le aziende che soffriranno maggiormente a causa della pandemia", ha sottolineato, precisando che anche gli asset aeroportuali nella galassia del gruppo verranno fortemente impattati dagli effetti del Coronavirus, ma ricordando che il peso è minore. A fronte di un 2020 che, come ha sottolineato il cda oggi, sarà "impegnativo" Edizione continuerà a stare a fianco delle società partecipate.
"Siamo consapevoli che l'esercizio 2020 sarà un anno impegnativo, ma stiamo tutti lavorando con determinazione, senso di responsabilità e fiducia per il futuro del Gruppo e la holding continuerà ad essere a fianco delle sue società controllate e partecipate per favorirne la crescita e lo sviluppo anche coinvolgendo partners che ne condividano strategia e governance", spiega il gruppo. I soci di Edizione si riuniranno il 21 luglio per l'assemblea chiamata ad approvare il bilancio e anche a rinnovare il consiglio.