AGI - Fondi Ue e riforme nazionali. È su questo binomio che si sono basati gli interventi di Bankitalia e delle istituzioni Ue durante gli Stati generali organizzati dal premier Giuseppe Conte. "I fondi europei non potranno mai essere 'gratuiti': un debito dell'Unione europea è un debito di tutti i paesi membri e l'Italia contribuirà sempre in misura importante al finanziamento delle iniziative comunitarie, perche' e' la terza economia dell'Unione".
A dirlo il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, sottolineando che "i benefici degli strumenti di sostegno europei non vanno valutati solo per la convenienza finanziaria che li caratterizza, pure notevole, ma anche e soprattutto per la possibilità che offrono di inserire lo sforzo nazionale in una strategia di sviluppo comune". È questa l'unica via, secondo il numero uno di via Nazionale "per rispondere alle sfide globali che ci attendono".
L'elevata incertezza del momento "non deve però costituire una scusa per non agire" ma, al contrario, "è - secondo Visco - una ragione ulteriore per rafforzare da subito l'economia e per muoversi lungo un disegno organico di riforme, che per molti aspetti è già stato tracciato".
Per questo adesso "è fondamentale stabilire il percorso di riforma più adatto per innalzare il potenziale di crescita, raccogliendo il maggior consenso possibile attorno a esso, nella consapevolezza che, spesso, i costi dei cambiamenti strutturali sono immediati, mentre i benefici maturano gradualmente, con tempi anche non brevi".
Secondo Visco tre sono le macro aree nelle quali gli interventi appaiono urgenti: la pubblica amministrazione, l'innovazione e la salvaguardia del nostro patrimonio naturale e storico-artistico, che costituisce l'identità stessa dell'Italia. Solo attraverso "riforme strutturali concepite e attuate a livello nazionale" che il Recovery Fund "raggiungerà il suo pieno potenziale". Parola di Christine Lagarde, presidente della Bce, che in videoconferenza richiama i governi a "favorire il cambiamento e facilitare il passaggio alla nuova normalita'" e a "promuovere l'innovazione, fornendo il giusto quadro di riferimento per incoraggiare la sperimentazione e l'assunzione di rischi in settori nuovi e in crescita e per sostenere la transizione verso nuovi posti di lavoro per le persone che lavorano in settori giunti ormai al tramonto".
La sola "politica monetaria non puo' risolvere le domande piu' profonde su come sarà l'economia in futuro" e quindi affinché "questa crisi non vada sprecata" ognuno deve fare la sua parte. Anche la Bce "nell'ambito del suo mandato", sottolinea ancora Lagarde.
"Con le riforme giuste, l'Italia può sfruttare al massimo il programma Next Generation", evidenzia anche la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, secondo la quale le decisioni che verranno prese oggi "creeranno l'Italia di domani. Questo è il momento per voi di sviluppare e attuare un piano di ripresa efficiente. E la Commissione - dice ancora la presidente dell'esecutivo comunitario - ci sarà per sostenervi e accompagnarvi, attraverso le riforme, alla ripresa. L'Europa ha bisogno di un'Italia forte al suo centro".