L'economia Usa, a sorpresa, ha creato 2,5 milioni di posti a maggio, nonostante la crisi da coronavirus, dopo il crollo record di 20,5 milioni di addetti ad aprile. Gli analisti si aspettavano una discesa di 8 milioni di occupati. Il tasso di disoccupazione (calcolato su una diversa base statistica) frena al 13,5%, contro il 14,7% di aprile e un atteso aumento al 19,8%.
"Questi numeri sono incredibili" ha commentato su Twitter il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.
Nel settore privato a maggio sono stati creati oltre 3 milioni di posti, contro i -19,5 milioni di posti ad aprile e a fronte di un atteso calo di 7,5 milioni. Nel settore manifatturiero l'economia Usa a maggio ha creato 225mila posti, a fronte dei -1,3 milioni di aprile. Il mercato del lavoro Usa è migliorato considerevolmente nella seconda metà di maggio, con le riaperture delle attività commerciali dopo le chiusure di metà marzo.
Il costo medio orario del lavoro sale dell'6,7% a maggio contro il +8% di aprile e a fronte di un atteso incremento dell'8,5%. Quello sul costo del lavoro è un dato anomalo poichè, avendo la crisi colpito soprattutto le categorie a basso costo, i salari medi negli Usa, durante l'emergenza, sono saliti notevolmente.
"Questi miglioramenti nel mercato del lavoro riflettono una ripresa limitata dell'attività economica che era stata ridotta a marzo e aprile a causa della pandemia di coronavirus e degli sforzi per contenerla", fa sapere il Dipartimento del lavoro in un comunicato.
L'economia Usa ha perso 22,1 milioni di posti di lavoro tra marzo e aprile ma ha riguadagnato 2,5 milioni a maggio, spiega il dipartimento del lavoro. Il tasso di disoccupazione ad aprile era sceso del 14,7%, il livello più alto dal 1948 e a maggio è calato meno al 13,3%.
Una misura più ampia della disoccupazione, che comprende i lavoratori a tempo parziale e coloro che hanno rinunciato a cercare lavoro, è scesa maggio al 21,2% dal 22,8% di aprile.
Molte imprese nelle grandi città Usa erano state riaperte o avevano intenzione di riaprire a metà maggio, ma poi hanno richiuso dopo il 25 maggio, dopo essere state saccheggiate durante le proteste per la morte di George Floyd, avvenuta appunto il 25 maggio. Cio' potrebbe ritardare la loro riapertura di giorni o settimane e causare un altro ciclo di perdite di posti di lavoro.