“Serve una visione strategica, italiana ed europea, sul settore auto e servono misure urgenti per risollevare le sorti di un comparto precipitato in un buco nero”. In un’intervista a Il Sole 24 Ore il il presidente degli industriali di Torino Dario Gallina sottolinea che “bisognerebbe anzitutto focalizzare la misura sullo stock di auto e veicoli commerciali leggeri invendute presso i concessionari e i produttori, prodotti fino al 25 marzo scorso prima del lockdown e che ora il mercato fa fatica a riassorbire”. E aggiunge: “Serve un intervento che ne faciliti lo smaltimento, evitando blocchi al riavvio della produzione”.
Per Gallina la preoccupazione è duplice: per il fatto che “la trasformazione tecnologica del settore incroci questa crisi di mercato legata al Covid-19 con effetti disastrosi, con effetti su mercato e occupazione” perché “da tempo abbiamo chiesto con Anfia un piano di politiche industriali dedicate all’automotive e una attenzione particolare da parte dell’Esecutivo alle sfide industriali di questo comparto” quindi “accanto alla necessità di una visione strategica del settore però servono misure urgenti per risollevare il comparto con un’azione determinata e con costi limitati per lo Stato”.
E storicamente, aggiunge Gallina, “quando uno Stato vara incentivi per l’acquisto di automobili nuove poi recupera risorse grazie ad un aumento del gettito per Iva, tassa di circolazione o attraverso altre imposte”. Quindi “non bastano poi gli incentivi all’auto elettrica, ma è necessario sostenere la domanda in maniera più ampia, allargando i bonus alle auto ad alimentazione alternativa con emissioni medie di CO2 da 61 a 95 g/km”. E conclude: “I dati sono drammatici e le vendite vanno comunque a rilento”.