"La qualità creditizia delle società italiane continuerà a peggiorare nei prossimi 12-18 mesi" a causa del coronavirus. È quanto si legge in un rapporto di Moody's Investors Service, secondo il quale "i fattori chiave che determinano un ulteriore deterioramento della qualità del credito sono una combinazione" di 2 elementi: "l'epidemia di coronavirus che aggrava la crescita già debole" dell'Italia e il fatto che "le società italiane sono state esposte a misure di blocco piu' rigorose e lunghe rispetto a quelle di molti altri paesi europei".
"Il rischio di un'ulteriore erosione della qualità del credito è più elevato per i settori più esposti al coronavirus, come i beni di consumo durevoli, i giochi, i trasporti, i produttori di automobili e i settori delle forniture automobilistiche", avverte Paolo Leschiutta, Senior Vice President di Moody's.
"La qualità del credito delle società investment grade rimarrà più resiliente rispetto ai loro pari di tipo speculativo, riflettendo i loro profili e operazioni commerciali più forti, una liquidità più diversificata e migliore e la loro maggiore capacita' di adottare misure per resistere a uno shock economico" si legge ancora nel rapporto di Moody's.