L'Indice Pmi composito (manifatturiero + servizi) dell'Italia ad aprile è precipitato ad un nuovo minimo storico 10,9 punti, scendendo ulteriormente dai 20,2 punti di marzo. Dal punto di visto settoriale, questo tracollo è stato più severo nei servizi, anche se sia la manifattura che il terziario hanno entrambi registrato contrazioni record.
Nel settore servizi il Pmi italiano è precipitato a 10,8 punti ad aprile, superando quindi il precedente record negativo di marzo di 17,4 punti. "Ad aprile - commenta Lewis Cooper, analista economico di Ihs Markit - il settore terziario italiano ha continuato a soffrire a causa della pandemia da Covid-19, con gli ultimi dati raccolti che hanno evidenziato un nuovo crollo senza precedenti dell'attività.
Anche i nuovi ordini sono precipitati ad un ritmo mai registrato prima, con le aziende che hanno collegato il rapido deterioramento della domanda alle generali misure restrittive e alle conseguenti ripercussioni del Covid-19 sull'economia. Con il settore manifatturiero che sta subendo un destino simile a quello dei servizi, gli ultimi dati mettono in luce il pesante colpo inflitto dalla pandemia sull'economia italiana. Con il graduale alleggerimento delle restrizioni pianificato per l'inizio di maggio, i dati del prossimo mese ci forniranno una prima indicazione su quanto rapida potrà essere la capacità di ripresa dell'attività a breve termine".