Nuovo tracollo per il settore auto ad aprile: le immatricolazioni lo scorso mese sono state praticamente azzerate accusando gli effetti del lockdown. La Motorizzazione ha immatricolato 4.279 autovetture, con una variazione di -97,55% rispetto ad aprile 2019, quando ne sono state registrate 174.924. Nel mese di marzo 2020 sono state invece immatricolate 28.389 autovetture, con una variazione di -85,39% rispetto a marzo 2019.
Nei primi quattro mesi 'targate' 351.611 autovetture contro 712.991 (-50,69%). Sulla stessa linea i dati per Fca che lo scorso mese ha immatricolato 1.620 vetture rispetto a 44.173 di aprile 2019 con un calo del 96,33%. La quota sale al 37,86% contro il 25,25% di aprile 2019. Nei primi quattro mesi dell'anno vendute 87.504 auto contro 176.371 dello stesso periodo del 2019 (-50,39%).
Dal Lingotto fanno sapere che essendo proseguito anche in aprile il contesto straordinariamente difficile per il mercato dell'auto provocato dalla pandemia di coronavirus, sono naturalmente poco confrontabili le immatricolazioni del mese e del primo quadrimestre dell'anno con i risultati del 2019.
Infatti, a partire dall'11 marzo sono state chiuse tutte le attività non necessarie - incluso le concessionarie e ogni punto di vendita di automobili - e solo nell'ultima settimana di aprile alcune attività produttive e commerciali hanno potuto riprendere, con la conseguenza che rispetto all'anno scorso il mercato dell'auto in Italia ad aprile perde il 97,6% e nel quadrimestre il 50,7%.
Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, sottolinea che "per tornare alla normalità ci vuole una terapia d'urto come emerge anche a livello europeo". La situazione non e' piu' rosea infatti nel resto dell'Europa. Proprio domani il cancelliere Angela Merkel incontrerà i dirigenti e i sindacati delle maggiori aziende automobilistiche tedesche, duramente colpite dalla crisi provocata dalla pandemia per discutere di aiuti di Stato sotto forma di incentivi all'acquisto.
Monika Schnitzer, una rappresentante dei Saggi dell'economia, ha espresso dei dubbi sulla richiesta di questi aiuti definendola "puro lobbismo". Oggi l'Ifo ha reso noti i dati sul comparto auto che e' sceso a -85,4 punti ad aprile, dai -13,2 punti a marzo: è stato raggiunto il crollo piu' grande e il valore più basso dalla riunificazione della Germania.