"Il rischio concreto per il vino piemontese è di non riuscire a sopportare lo stress finanziario causato dal Coronavirus. La chiusura del canale Horeca (hotel, ristoranti, bar, enoteche) ha causato un’insostenibile contrazione delle vendite per molte aziende, solo in parte attenuata dai flussi nella grande distribuzione organizzata".
Il grido d'allarme arriva da Piemonte Land, il superconsorzio che si occupa dal 2011 della valorizzazione di 14 Consorzi di tutela del vino piemontesi (tra gli altri Alta Langa, Asti, Barbera, Barolo, Barbaresco). "Per questo - spiega Filippo Mobrici, presidente di Piemonte Land - ci stiamo attivando in tutte le sedi opportune per chiedere misure straordinarie utili a superare questo periodo e preparare il terreno per il futuro rilancio del comparto".
A far precipitare i numeri del vino in Piemonte, la chiusura di mercati nazionali ed esteri e la contrazione violenta dei consumi, nonché la cancellazione di molti ordinativi, con conseguente rischio di gravi ripercussioni su tutta la filiera.