Le Borse europee aprono in forte calo per le rinnovate tensioni tra Usa e Cina, dopo le accuse di Washington a Pechino sulla diffusione del coronavirus. Londra perde lo 0,85% a 5.711 punti.
A Milano l'indice Ftse Mib cede il 3,16% a 17.131 punti. Francoforte va giù del 2,6% a 10.551 punti e Parigi del 3,2% a 4.424 punti. Anche i titoli asiatici subiscono forti perdite e i future a Wall Street sono in discesa. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha attaccato la Cina: "Ci sono prove che il virus sia partito da un laboratorio di Wuhan. Hanno fatto il possibile affinché il mondo non sapesse. Classica disinformazione comunista".
La scorsa settimana i listini europei avevano chiuso in negativo per la delusione dei mercati sulle misure prese dalla Bce.
Tutto in rosso il paniere principale a Piazza Affari. Male le banche, con Intesa Sanpaolo che scivola di oltre il 4%, e male anche gli industriali con Fca e Cnh sotto pressione (-4,5%). Soffre anche l'energia; Saipem limita il calo all'1,1% dopo l'annuncio di un nuovo contratto da 280 milioni nel mar Baltico. Il ribasso maggiore è invece quello di Atlantia che segna - 5,55%.