A causa del coronavirus, il Pil italiano ha registrato una forte battuta d'arresto nel I trimestre: secondo le stime preliminari dell'Istat, il calo è del 4,7% rispetto al trimestre precedente e del 4,8% in termini tendenziali, cioè rispetto al I trimestre 2019. La variazione acquisita per il 2020, ossia se nei prossimi trimestri si registrasse una crescita zero, è pari a -4,9%.
L'Istat evidenzia un "calo marcato e diffuso a tutte le attività economiche, particolarmente rilevante per l'industria e il terziario". La flessione del Pil è di "un'entità mai registrata dall'inizio del periodo di osservazione dell'attuale serie storica che ha inizio nel primo trimestre del 1995".
L'Istat sottolinea che il primo trimestre del 2020 ha avuto lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al primo trimestre del 2019.
La variazione congiunturale è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutte le principali componenti produttive. Dal lato della domanda, vi sono ampi contributi negativi sia della componente nazionale (al lordo delle scorte), sia della componente estera netta.