British Airways prevede di tagliare fino a 12.000 posti di lavoro per la ristrutturazione dovuta alle conseguenze del coronavirus. Lo ha annunciato Iag, la holding che controlla la compagnia aerea e detiene anche Iberia e Vueling.
In un comunicato stampa, Iag spiega di aver preso la decisione avendo considerato che ci vorranno diversi anni prima che il traffico aereo ritorni alla normalità e riferisce di aver avviato il tavolo con i sindacati sugli esuberi. Attualmente, British Arways ha 42.000 dipendenti.
Al momento British Airways opera solo pochi voli dall'aeroporto di Londra Heathrow, rispetto a una media di oltre 300 al giorno nel periodo precedente alla pandemia. Per aprile e maggio, le capacità di passeggeri è ridotta del 94% rispetto al 2019. "Nelle ultime settimane, le prospettive per il settore dell'aviazione sono peggiorate e dobbiamo agire subito", ha dichiarato Alex Cruz, capo di British Airways in una lettera ai dipendenti.
"Dobbiamo superare questa crisi da soli. Non esiste un piano di aiuti governativi per BA e non possiamo aspettarci che il contribuente paghi i salari indefinitamente" Il fatturato di Iag è crollato del 13% a 4,6 miliardi di sterline nel periodo da gennaio a marzo; la perdita operativa escludendo poste straordinarie è stata di 535 milioni di euro, contro un utile di 135 milioni di un anno prima. Il gruppo ispano-britannico non è l'unico a ridurre drasticamente il personale: la compagnia aerea scandinava Sas ha annunciato 5 mila esuberi.