Apertura in ribasso per le Borse europee, dopo la riunione del Consiglio Ue che ha registrato ancora distanze tra i governi sulle misure da prendere per affrontare l'emergenza economica.
I 27 hanno concordato di affidare alla Commissione europea il mandato di presentare una proposta entro il 6 maggio (e non il 29 aprile come annunciato in questi giorni) prevedendo il Fondo per la ripresa e il bilancio pluriennale della Ue per il 2021-27.
Pesano anche i timori per il coronavirus, dopo la notizia che non avrebbero dato risultati sperati i primi test di un farmaco in Usa.
A Francoforte l'indice Dax cede il 20,1% a 10.302 punti; a Parigi il Cac perde l'1,22% a 4.396,54 punti; a Londra l'indice Ftse 100 arretra dell'1,26% a 5.754,00 punti; a Madrid l'indice Ibex segna -1,59% a 6.639,00 punti. La Borsa di Milano apre a -2,18%, in attesa del giudizio sul rating italiano di S&P atteso per stasera.
Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi sale a 255,8 punti in apertura. Ieri aveva chiuso poco mosso a 241 punti. Il rendimento del decennale sale a 2,086%.
La Borsa di Tokyo chiude in ribasso, per le preoccupazioni legate al Coronavirus. L'indice Nikkei 225 perde lo 0,86%, pari a 167.44 punti, per terminare a 19.262,00; l'indice Topix cala dello 0,33%, pari a 4.69 punti a 1.421,29.
I future di Wall Street sono in calo dopo la chiusura sulla paritèà di ieri, una giornata all'insegna dell'instabilità con il nuovo pesante aggiornamento dalle richieste settimanali di sussidi da una parte e il via libera della Camera al nuovo piano di aiuti da 484 miliardi per contrastare l'impatto economico del coronavirus dall'altra. I future sul Dow Jones perdono lo 0,56%, quelli sul Nasdaq lo 0,94% e quelli sullo S&P 500 lo 0,67%.
L'euro apre in calo sotto quota 1,08 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,0761 dollari e 115,85 yen. Dollaro/yen stabile a 107,65.
Quotazioni dell'oro stabili in apertura. I futures per giugno sono scambiati a 1.745,10 dollari l'oncia, con una flessione dello 0,02%.
Quotazioni del petrolio in rialzo, a seguito dei tagli alla produzione e delle tensioni Usa-Iran, che hanno portato a recuperare terreno dal tracollo di inizio settimana. Il Wti con consegna a giugno, salito ieri del 19,7%, aumenta del 4,30% a 17,21 dollari mentre il Brent con consegna a giugno segna un rialzo del 3,09% a 21,99 dollari al barile. Se proseguirà questa tendenza fino alla fine della seduta, il Brent registrerà tre sessioni consecutive al rialzo.