Le Borse europee tentano il rimbalzo e aprono positive dopo la chiusura negativa di ieri sull'onda del crollo dei prezzi del petrolio. Anche il costo del greggio stamani ha provato il rimbalzo sui mercati asiatici e il Wti nei primi scambi ha guadagnato il 30% per poi ripiegare al 10%.
I mercati guardano con ottimismo all'avanzare della fase 2 dell'emergenza coronavirus, in attesa della graduale riapertura delle attività produttive, sia in Europa che negli Stati Uniti. A Londra l'indice Ftse 100 guadagna lo 0,67% a 5,678.80 punti, a Francoforte il Dax l'1,20% a 10.372,16 punti e a Parigi il Cac 40 avanza dello 0,41% a 4.375,11 punti. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib è partito in rialzo dell'1% a 16.615 punti.
Apertura stabile per lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi a 262 punti. Ieri il differenziale ha toccato un picco a 268 punti, il livello più alto dal 17 marzo, da quando cioè la Bce ha avviato il Pepp, il nuovo programma di acquisti straordinario contro la pandemia di coronavirus. Il rendimento dei titoli italiani è al 2,13%.
I future di Wall Street sono in rialzo nonostante la chiusura in profondo rosso (Dow Jones -2,7%) sull'onda del crollo dei prezzi del greggio. Il petrolio stamani ha provato il rimbalzo all'inizio delle contrattazioni in Asia, sulle prospettive di tagli alla produzione più profondi da parte dell'Opec a supporto del mercato. Sia l'Arabia Saudita sia la Russia hanno mostrato la volontà di adottare misure supplementari per stabilizzare il mercato petrolifero. I future sul Dow Jones avanzano dello 0,37%, quelli sul Nasdaq dello 0,61% e quelli sullo S&P 500 dello 0,46%.
Prezzo dell'oro in rialzo per il crollo del petrolio e per il timore di forti recessioni a livello globale. Lo spot gold sale dell'1,8% a 1.706 dollari l'oncia. L'euro apre in lieve calo sopra quota 1,08 dollari. La moneta europea passa di mano a 1,0850 dollari e a 116,77 yen. Stabile il dollaro/yen a 107,61.