Partenza in leggero rialzo per le principali Borse europee, che restano caute, dopo aver chiuso in rally la scorsa settimana. I listini europei guardano alle riaperture, specie a quella negli Usa che appare più incerta, mentre il petrolio scende ai minimi da 20 anni. Londra guadagna lo 0,29% a 5.814 punti. A Milano l'indice Ftse Mib sale dello 0,53%. Francoforte avanza dello 0,59% a 10.676 punti e Parigi dello 0,28% a 4.511 punti.
Avvio di seduta in lieve rialzo per Piazza Affari, dove il Ftse Mib, a pochi minuti dall'apertura, segna +0,13% a quota 17.077 punti. I mercati attendono ulteriori novità sul fronte delle risposte della politica, fiscale e monetaria, alla crisi legata alla pandemia da Coronavirus; a sostenere i mercati europei c'è ancora la chiusura in forte rialzo di Wall Street di venerdì scorso, mentre sono contrastate le borse asiatiche.
Bene i bancari sull'ipotesi di una 'bad bank' europea che, secondo il FT, i vertici della Bce avrebbero presentato alla Commissione Europea, dove sarebbe stata accolta però con freddezza. Fra i principali istituti di credito bene Unicredit e Bper, in rialzo dell'1,4%, mentre frena Intesa Sanpaolo -0,45%, sull'ipotesi che si concretizzi un'asse fra Ubi e il Credit Agricole tale da bloccare l'ops lanciata dalla banca milanese.
Le tensioni sul greggio penalizzano i petroliferi, con Saipem che sale dello 0,32% in controtendenza; nelle telecomunicazioni riparte Tim. Misti gli industriali: acquisti tonici su Pirelli e Prysmian, in lieve calo (-0,14%) Fca. Bene il risparmio gestito e la moda, contrastate le utilities, denaro su Atlantia (+2,2%) dopo la conferma che i risultati 2019 saranno presentati il 28 aprile.