“Aumentano i licenziamenti di colf e badanti: già nelle prime settimane di aprile si registra un incremento del 30% delle cessazioni rispetto all’anno precedente”. È quanto dichiara Andrea Zini, consigliere Fidaldo, federazione costituita da Nuova collaborazione, Adld, Adlc ed Assindatcolf, di cui è vicepresidente. “Per molti datori di lavoro - spiega - si è trattato di una scelta obbligata avendo, infatti, esaurito tutte le misure tampone messe in piedi per evitare la definitiva interruzione del rapporto di lavoro: sospensione extraferiale; utilizzo delle ferie; permessi non retribuiti".
"Se non arriverà presto un sostegno al reddito come quello che ha annunciato la ministra Catalfo - avverte Zini - stimiamo che il numero dei licenziamenti possa crescere ancora fino a sfiorare il 40% dei lavoratori in forza". Le associazioni rinnovano quindi l’appello del 6 aprile scorso: serve uno strumento di sostegno al reddito per i lavoratori regolari. Ma occorre anche sostenere chi non ha un regolare contratto (nel comparto il 60% del totale) e favorire l'emersione.