La crisi Covid-19 comporterà un crollo dei ricavi da passeggeri delle compagnie aeree di 314 miliardi di dollari nel 2020, con un calo del 55% rispetto al 2019.
Lo stima l'International Air Transport Association (Iata) che ha pubblicato un'analisi aggiornata rispetto al 24 marzo, quando stimava una perdita di 252 miliardi (-44% rispetto al 2019), in uno scenario con severe restrizioni di viaggio per la durata di tre mesi. Secondo la Iata, la domanda passeggeri per l'intero anno dovrebbe scendere del 48% rispetto al 2019.
"Le prospettive del settore - ha dichiarato Alexandre de Juniac, direttore generale e Ceo della IATA - diventano ogni giorno più scure. L'entità della crisi rende improbabile una forte ripresa a forma di V. Realisticamente, vi sarà una ripresa a forma di U con i viaggi domestici che recupereranno più velocemente del mercato internazionale".
Secondo de Juniac "potremmo vedere scomparire più della metà dei ricavi da passeggeri. Ciò significa 314 miliardi. Numerosi governi hanno introdotto nuove misure o intensificato gli aiuti finanziari, ma la situazione rimane critica. Le compagnie aeree potrebbero bruciare 61 miliardi di dollari di riserve in contanti nel solo secondo trimestre. Ciò mette a rischio 25 milioni di posti di lavoro nel settore dall'aviazione. E senza misure di sostegno urgenti, molte compagnie aeree non sopravviveranno per vedere la ripresa economica".