L'accordo tra governo e Atlantia sul riassetto di Autostrade sarebbe vicino e coinvolgerebbe il colosso tedesco Allianz come nuovo azionista di maggioranza: lo scrive il sito del quotidiano La Stampa, ma la notizia viene prontamente smentita da Palazzo Chigi, dai ministeri dello Sviluppo economico e dei Trasporti e dalla stessa Atlantia. "Sono completamente prive di fondamento le notizie riguardanti un presunto accordo raggiunto dal Governo italiano con Autostrade per l'Italia, volto a porre fine al procedimento avviato dal Governo italiano a seguito del crollo del ponte Morandi e avente a oggetto la caducazione della concessione", affermano le fonti di palazzo Chigi. Paola De Micheli ribadisce che le notizie riportate sono "prive di fondamento". Il collega Stefano Patuanelli "smentisce totalmente la ricostruzione apparsa sul sito de La Stampa in merito ad un accordo con Autostrade". Atlantia chiarisce che "quanto riportato e' totalmente privo di fondamento".
Secondo il quotidiano torinese, il governo avrebbe raggiunto un accordo con Atlantia, la holding controllata dai Benetton, per un riassetto di Autostrade che non prevede ne' la cancellazione della concessione autostradale ad Aspi, ne' tantomeno penali a carico dell'azienda. Atlantia, che oggi possiede l'88,06% di Autostrade per l'Italia, scenderebbe - scrive La Stampa - a una quota di minoranza pari al 49% dell'azionariato mentre la quota di maggioranza del 51% verrebbe acquisita alle attuali quotazioni di mercato da Allianz, il colosso tedesco delle assicurazioni, che gia' oggi possiede attraverso la Appia Investments S.r.l. il 6,94% della societa'. Infine, verrebbero liquidati e uscirebbero di scena i cinesi del Fondo d'investimento Silk Road Fund (oggi con il 5 per cento).
L'intesa - prosegue l'articolo - prevederebbe anche l'aumento da 2,8 a 4 miliardi dell'attuale piano di investimenti di Autostrade per il prossimo quinquennio, per la realizzazione della Gronda di Genova, un piano di manutenzione straordinaria della rete autostradale, e la finalizzazione del riassetto della Pisa-Livorno-Firenze. Infine, Atlantia e Autostrade si impegnerebbero a mantenere per 2-3 anni l'attuale situazione di congelamento delle tariffe autostradali.