I prezzi del petrolio, nella giornata di venerdì 3 apriel, sono scesi rispetto ai massimi toccati ieri, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di aver mediato un accordo tra l'Arabia Saudita e la Russia per ridurre la produzione, aggiungendo di non aver fatto alcuna offerta per ridurre la produzione statunitense.
Lo scetticismo dei mercati su questa mediazione ha fatto flettere i prezzi. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti cedono il 4,8% a 24,11 dollari, dopo aver toccato un top di 25,12 dollari. Giù del 3,7% anche i future sul Brent a 28,81 dopo un massimo di 29,89 dollari al barile.
I sauditi hanno chiesto una riunione d'emergenza dell'Opec, allargata anche alla Russia, e Trump ha affermato che Mosca e Riad potrebbero ridurre la produzione di 10-15 milioni di barili al giorno, cioé dal 10% al 20% dell'offerta globale. Tuttavia è difficile che ciò possa accadere senza una riduzione anche degli Usa.
Le Borse asiatiche sono in calo, nonostante Wall Street abbia registrato nella giornata di giovedì il primo rialzo da tre giorni. A far scendere i listini asiatici è proprio il prezzo del petrolio in flessione per lo scetticismo dei mercati sulla mediazione avviata dal presidente americano per far accordare Mosca e Riad. Tokyo perde lo 0,9%, Hong Kong l'1,13%, Shanghai lo 0,33%, Seul lo 0,89% e Sydney il 2,2%.