"Non è mai stato proclamato alcuno sciopero, né c'è stata l'intenzione di farlo. Noi siamo impegnati a rimanere aperti e a mantenere il servizio ma rischiamo di chiudere per mancanza di liquidità e quindi di prodotto. Chiediamo la sospensione temporanea del pagamento del prodotto e la tutela della nostra sicurezza". Lo precisa Alessandro Zavalloni, Segretario generale della Fegica Cisl (Federazione Italiana Gestori Carburanti e Affini), ai microfoni della trasmissione "L'Italia s'è desta".
"Non siamo eroi, non siamo martiri, ma non vogliamo neanche essere carne da macello per strada. Vogliamo credere che quando il Presidente del Consiglio dice non consentiremo la chiusura dei gestori di carburante, vuol dire che lavorerà per tutelarci. Non è possibile scaricare tutto sull'ultimo anello della filiera".
E riguardo lo sciopero annunciato dai benzinai, "da oltre un mese abbiamo provato quotidianamente a segnalare che ci sono delle esigenze ovvie" precisa aggiungendo che "il rischio è che questo servizio si interrompa, non per sciopero, ma perché chi gestisce oggi una pompa di benzina non ha più liquidità. Invece da questo punto di vista non abbiamo ricevuto neanche una risposta alle nostre sollecitazioni, neanche sulla tutela della salute e della sicurezza".
Infine il sindacalista afferma: "Non siamo eroi, non siamo martiri, ma non vogliamo neanche essere carne da macello per strada".
I gestori degli impianti di carburanti di Faib Confesercenti, Fegica Cisl, Figisc/Anisa Confcommercio sono stati convocati per una videoconferenza, oggi pomeriggio alle 16, dal ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Ieri i gestori avevano annunciato che avrebbero chiuso gli impianti di distribuzione a causa del crollo delle vendite di carburante e dei costi insostenibili.